Roberto Calò

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CANTICO DI UNA NOTTE

DONNA GLI AMORI STRANI DI UNA SERA GRAMIGNA L'INFAME E LA PUTTANA 
PER AMORE SOLO PER AMORE PUGLIA SENTIERI PROFONDI  SOGNO  

 

CANTICO DI UNA NOTTE


Sono stato Roccia,
sono stato Vento
Sono stato foglia autunnale
Dai mille colori.
Sono stato un bimbo dai riccioli d'oro
Sono stato gli occhi di DIO.
Sono stato ferite che non guarivano
Sono stato più che morto…
…ora sono un uomo.
Uomo dalle mille facce oscure
Sono diventato vento per te.
Ho raccolto il seme, ho spento i fuochi,
ora ho raccolto le mie fedi e le ho donate a te.
Poi come il vento, nuvola, ti ho sospinto
Dove non credevi,
ed ora il cielo siamo noi.

DONNA


Rughe sulla pelle
Un sospiro un affanno
Una carezza rubata
Sul tuo corpo addormentato,
io penso tu sia bellissima
all'imbrunire 
quando l'ultima scintilla e lacrima 
si spengono lentamente sul tuo viso 
e penso,nell'immota notte, 
che DIO è un Grande Creatore
se insieme all'universo così immenso
pieno di misteri e meraviglie
ha creato una cosa 
croce e delizia
immensamente più grande
ma impalpabile come l' amore…
E tu mentre serena dormi,
mi lasci solo a contemplare
il bello che non fa male. 

rmi,
mi lasci solo a contemplare
il bello che non fa male. 

 

 

GLI AMORI STRANI DI UNA SERA

Le ali della notte
battono sul ventre di una donna.

Leggero si libra l'alito in
Volute di etereo vapore che 
Svanisce su nel cielo.Forse pioverà?

Un marciapiede,pianoforte di
mille piedi che calpestato vibra…

E sopra tu, fragile sguardo 
su un corpo battuto e comprato
e l'anima dov'è?

Povera piccola,fiamma circondata da 
Forti venti, mani fragili,
piccola fiamma,chi ti amerà per come
sei … 12 anni, solo!

E quando il sole scalderà l'ovvio,
in quale luogo esisterai, grandi occhi,
la paura è sempre cattiva consigliera.

Vorrei abbracciarti bimba e portarti via con Sonia,via.
Genitori di una porta che forse mai si aprirà.

Ma un clacson suona e la paura ritorna,
ed io vado via.

GRAMIGNA

Si muore ancora di fame.

Ancora di un désio che non muore.
E bimbi dagli occhi morti in attesa
di un passe verso la vita.

Il mondo non è giusto, negli occhi
Di un bimbo, violato e disprezzato.

Il mondo non è giusto nel
Cuore di sua madre.

Ma la vita come la gramigna 
È una pianta forte, che ha 
Bisogno di poco …

… e come la gramigna c'è
chi l'estirpa con la rabbiosa 
determinazione di un villico, 
che difende il suo raccolto.

Non è giusto,ma siamo uomini …
creatori,forse,del nostro destino
distruttori, anche del nostro futuro,

contadini di un raccolto senza precedenti
….la vita.

L'INFAME E LA PUTTANA


Fermo ad un semaforo guardo 
Le luci della città
E tu mi chiedi quanto,
io poco attento guardandoti
scavo nei tuoi occhi azzurri, profondi
e mi chiedo quante botte, infamità.
Guardo dentro di te.
Azzurra gelida guardi il mondo,
unico tuo muro…quanto!
Ma quanto si può pagare una vita?
Tu donna non carne non parli, 
chiedendomi "quanto?".
Ed io infame parto…
Senza chiedermi quanto hai perso. 

PER AMORE SOLO PER AMORE


Il mio corpo vibra di mille passi
Ed il mio cuore batte al ritmo dei semafori.
Nelle mie vene scorre corrente elettrica,
ma il mio occhio ogni notte si
sofferma sull'uscio di una casa…
..sulle forme di una donna addormentata,
dai neri capelli corvini.
Io claudicante, volai per te…
Mendico d'amore mi saziai
Di te.
Risanasti le mie ali con un sorriso,
abbattesti le pareti 
e mi prendesti per mano.
Volammo su nel cielo
E Dio ci unì Anima in due corpi.

 

PUGLIA


Il tempo è scandito da un orologio inesorabile

e il profumo dei pini pervade l'aria.

La mia terra ha colori e sapori 

Sconosciuti ma stranamente familiari …

il colore del mare ricorda l'anima

della mia amata …limpida e profonda.

Terra arida ma dal cuore gentile, l'ulivo

Simbolo eterno di pace cresce forte.

Come forte è il ceppo che si erge alto

Tra i cumuli d'immondizia e di problemi.

Generosa a volte, forte di natura la mia

Terra …

Il mio cuore lo lascio qui!

SENTIERI PROFONDI


Sentieri profondi solcano la madre terra
Lasciando residui di sangue e lacrime.

Paure ataviche e interessi creano imperi vampiri
Sulle gole della plebe ignara.

Ogni giorno al sorgere del sole mille paure e una gioia
nasce dal sapere che l'aria che respiriamo è la sola 
democrazia gratuita.

DIO in qualsiasi modo si chiami,
è l'unico vero tesoro
perché nasce dalla consapevolezza che il dolore e il sopruso
inflitto non è mai soluzione di stabilità ,
per governi,religioni manager e coglioni.

Sentieri irti e profondi implicano fatiche e sudori
come logiche mediazioni.

Ma è l'unica soluzione per vivere e non sopravivere
In questa Babilonia asettica, ma priva di reale
oggettività


SOGNO

Giro nudo nella città
E sul ciglio della strada
incontro la mia anima ,e gli chiedo
"cosa fai lontano da me?"
Lei mi risponde:"Sono dove tu mi hai messo,
ed aspetto un tram che mi porti via,
in un mondo lontano
dove la gente non muoia per strada
ed il vento non sia tormenta 
ma scompigli gioiosamente
i capelli,
sono sul bordo della strada dove tu mi hai messo 
quando lasciasti che il dolore di vivere 
ci separasse.

 

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