Skam1986 

 

San Benedetto Po, 090102 Senza data Modena, 040902 Modena, 290900 Chiara   San Benedetto Po, 020203 Modena, 030203
Modena, 310303 Modena, 030403 Il fico che non si vede dalla strada Modena, 161201 Primo giorno d’ottobre.

Modena, 140203

Cape Town, 070703

Modena, 080803 Modena, 120903 Canto alla luna Dalle rocce sul mare Modena, 041003 Modena, 161003 Modena, 081003
Luna rossa S. Benedetto Po, 290603          

 

San Benedetto Po, 090102

Mi illuminava troppo gli occhi

Tutto quel bianco, mi faceva male,

mi accecava.

E continuava a stendersi per terra

Baciando la ghiaia e i rami degli alberi

E tutto ciò su cui si posava.

Scendeva dritta, perpendicolare

Come se fosse la cosa più naturale del mondo

E nessuno potesse aspettarsi qualcos’altro.

E questa sua sicurezza contrastava

Con la poltiglia che diventava in qualche punto

Come se avesse incontrato una realtà che non

 si aspettava, per terra.

 

 

Senza data

Quando il mondo gira troppo velocemente

Io mi fermo e resto a guardarlo dal mio letto

Consapevole di aver perso il ritmo

E che non potrò mai più ritrovarlo.

Mi tocca quindi vagabondare

Con domande che nessuno si è mai posto

Che aggravano il mio peso

Finchè non cado per terra.

 

Disse Platone:

Ciò che brucia,

brucia per qualcosa che gli manca.

Devo trovare la mia fissità

Perché non si può essere vagabondi a vita

E devo ritrovare la mia alba,

la condizione perfetta,

per capire ciò che mi manca.

 

 

 

 

Modena, 040902

Ultima meta.

Il traguardo.

Nulla cambia, ma la città sembra più piccola

Con tutti i suoi particolari.

 

Le strade percorse sempre dalla stessa gente

Che saluta i bambini diretti alla chiesa

Un’ora dopo devono birra

E si caricano legna sulle spalle.

 

Nessuno è più fuori dal giro

È inevitabile che ogni perla abbia la sua macchia

E ogni mondo la sua generazione

Perduta.

 

Modena, 290900

La sicurezza ha un ventre tenero

Ma è un demonio steso tra di noi

Ti basta e quindi puoi non crederlo e="font-family: Arial">uno di noi ci rimetterà qualcosa, quel silenzio

nessuno si sentiva di spezzarlo.

E forse erano le stelle su cui scherzavamo

Questa notte, che diventavano sempre più grandi

E diventavano pensieri troppo complessi

Per la nostra piccola mente, e noi ridevamo.

La testa gira e le c....te sono sempre quelle

Forse il bello è proprio quello e penso che

Mi mancherebbero se non le avessi,

non mi sentirei completa, senza.

E un giorno si racconteranno ancora queste serate

Chissà se qualcuno ci vorrà credere?

Ma noi ce le raccontiamo

E sono come le favole prima d’andare a dormire.

E i bei tempi saltan sempre fuori,

sempre intensi, vissuti fino in fondo

e l’unico ricordo che rimane è

la strada coi lampioni accesi, e le stelle

senza nebbia.

E sono davvero favole perché non sembrano quasi più vere.

Poi c’è solo la voglia di non lasciarle

Se no si sarebbe distrutti dalla nostalgia.

Belle le mie notti. Voglio che rimangano così, sempre.

Grazie ai miei amici.

 

 

 

Modena, 030203

Mai un morto m’ha fatto più impressione.

Sdraiato nel letto

Sembrava guardasse proprio me.

Nessun sentimento,

vuota, di pietra.

Pensavo solo a quando Alex

Mi aveva salutato, “signor capostazione”

Portando la mano sull’attenti

La sera prima.

Era stato dolce, Alex.

È un fiore che gioca a fare lo s.......

Aden girava intorno al tavolo

Misurando la stanza spoglia a passi lenti

Ma senza mai passarmi davanti

Conversazione forzata

il suo sorriso non era come al solito,

da ragazzino.

C’erano solo due foto nella stanza, in bianco e nero:

un ragazzo e un vecchio.

 

Modena, 310303

L’Amore…

Mi piacerebbe fotografarlo

Sotto una pioggia di petali bianchi

A piedi nudi

Mentre sorride spensierato…

 

Modena, 030403

Lucida consapevolezza

La razionalità prima della pazzia

Il lampo alla

Finestra

Prima del buio completo

Nella stanza.

Un enfant pleure.

 

 

 

Chiara

 

La mia Chiara

Illuminata dal sole alla sua sinistra,

col viso che segue attentamente

i movimenti della penna sul foglio

e che sembra muoversi sempre

a pochissima distanza dalla sua mano,

con gli occhi verdi persi sul foglio

mentre sembra ascoltare tutto quello

che viene detto intorno a lei

senza però dire niente o commentare,

la piccola Chiara resta al sole

coi riflessi rossi nei capelli

raccolti da una matita.

Disegna e scrive tranquilla

Solo poche ore dopo un gran pianto,

quando tutti guardavano le sue ciglia bagnate

così diverse da quando sorrideva.

La mia Chiara stava china sul banco

In compagnia di due bicchieri di caffè,

uno sopra l’altro,

uno dei quali aveva il bordo mordicchiato,

mentre l’altro invece era firmato da lei con un pennarello.

Così stava la mia chiara

Una mattina di giugno

Quando ancora si andava a scuola

E ogni tanto si distraeva e si guardava,

guardava la sua pelle per un attimo

e poi riprendeva il suo lavoro,

trattava di se e dei suoi sentimenti intensi,

così estremi.

 

 

 

 

Il fico che non si vede dalla strada

 

Dalla finestra della mia camera di sopra

Guardo il fico dell’orto del nonno.

Proprio quel fico che ho sempre osservato

Da quando ho memoria.

E ogni volta che qualcosa cambiava

Prima o poi tornavo dal mio fico

E lo trovavo bello e grande come sempre,

così gli raccontavo un po’ di me.

Questa notte il fico piange

Per quello che ho cambiato,

forse mi preferiva per quella che ero prima.

Io lo guardo mentre piange

Odore di umido e di fresco nell’aria

Non ho più niente da dire

posso piangere con lui.

Ho lasciato indietro un ricordo, un oggetto

Che serva di tortura ogni volta che viene guardato.

 

Modena, 161201

 

Molto tempo è passato

Da quando l’ultimo pettirosso

Si è fermato sul palo della rete

Nel cortile della nonna.

Non lo sento più

Pettirosso smarrito

Anima strappata alla sua terra.

La nonna lo guarda dalla finestra

Ripensando alla sua bimba

Che gli offriva

Briciole di pane.

 

Modena, 011003

 

Primo giorno d’ottobre.

 

Il ragazzo indossò per la prima volta

Una cravatta nera.

Non potrà più giocare a carte

Senza pensare al vecchio

Che gli ha insegnato come mescolarle.

Il vecchio era cieco e le carte tagliate.

Il ragazzo si pettinò i capelli indietro

Biondi e lucidi.

 

Il ragazzo seguiva il corteo.

 

 

 

 

 

Modena, 140203

 

Credete che l’amore non abbia importanza?

E ha invece, anche per chi non ci crede.

L’amore è una scena che nessuno capisce,

dice il poeta solo con la sigaretta in bocca.

 

 

 

 

 

Cape Town, 070703

 

Il distacco

Ha un’anima in pena

 

 

 

 

 

Modena, 080803

 

Il cielo illuminato oscura le stelle

Una notte l’anno,

si riflette sull’acqua senza trapassarla

e resta sincero un quarto d’ora

per chi lo guarda anche riflesso.

Sembra che  chiarori del nuovo cielo

Giochino a rincorrersi

E sfiorarsi senza mai prendersi

Tra un urlo e l’altro dei fuochi

Che salgono dal buio

Come se raggiungessero la loro atmosfera perfetta.

E il cielo nuovo si ferma ancora

A guardare la gente che va a casa,

i bambini stanchi che saltellano

perché hanno visto il cielo

più fermo che esista.

Il cielo nuovo resta ancora a guardare.

 

 

 

Modena, 120903

 

L’ultimo fiore…

Papavero pallido e appassito,

resta in un piccolo bicchiere pieno d’acqua

dove una bimba lo pose

un pomeriggio d’estate.

 

L’ultimo fiore…

Era rosso e verde

Alla luce naturale

Prese una bambina

Che ne fece il suo segreto

Davanti a dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Senza data

 

Canto alla luna,

che splende tra le stelle ancelle,

rosa d’invidia e per questo ancora più bella.

Venti danzano nella notte

Le lasciano toccare i loro veli

Come dolci odalische orientali.

Sposa del poeta innamorato

Che siede allo specchio fatale

In preghiera davanti a lei

Incoronata di bianco e d’argento.

 

 

 

 

 

Senza data

 

Dalle rocce sul mare

È caduto l’ultimo sogno

Del mattino

Dolce acqua lo porta al cielo.

 

Modena, 161003

 

Non ricordo come immaginavo

La prima volta che ti avrei baciato,

ma ora quando ti vedo

mi sembra di cadere

dal cielo all’inferno,

innamorata e tormentata.

 

Modena, 041003

 

Tormento

L’aria mi sta disperdendo.

Aria fredda

Dentro il mio corpo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modena, 081003

 

Gocce di pioggia

Sul filo del bucato

Brillano al sole

Come un filo di diamanti

Ma è soltanto una povera cosa

Che gode del primo sole

Sopra la terra bagnata.

 

 

 

 

Modena, 101103

 

Luna rossa

E cielo pallido.

Leggero tremore

Alla nascita della sera.

 

La terra scura

Perde parole.

Non dico niente

Abbracciata al mio amore.

 

Come dio

Osservo ogni cosa.

Posso comprendere

ogni anima.

 

 

 

 

S. Benedetto Po, 290603

 

“Amore, com’è andata la traversata?

Ascolto i tuoni stesa sul letto

Cercando di scrivere qualcosa

Sulla pioggia di stasera

O meglio, di come eravate voi

Mentre guardavate ciò che i lampi

Illuminavano…

Sono anche suonate le campane.

Un colpo. Qualche suggerimento?

Pensavo che sarebbe stato bellissimo

Rimanere alla Buca tutta la notte

A guardare il temporale.

Peccato.”

“la traversata diciamo che è andata bene.

Mi dispiace, nessun suggerimento.”

“non mi sei molto utile.

Pensa prima di andare a letto.

Stanco?”

“no, non tanto.

Te lo dico se mi viene in mente qualcosa.”

 

 

 

 

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e="Courier New" size="2"> Illuminavano…

Sono anche suonate le campane.

Un colpo. Qualche suggerimento?

Pensavo che sarebbe stato bellissimo

Rimanere alla Buca tutta la notte

A guardare il temporale.

Peccato.”

“la traversata diciamo che è andata bene.

Mi dispiace, nessun suggerimento.”

“non mi sei molto utile.

Pensa prima di andare a letto.

Stanco?”

“no, non tanto.

Te lo dico se mi viene in mente qualcosa.”

 

   

 

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