Stefano Donati

Fumo di Londra  Il cuoco

 

Fumo di Londra

  

Un uomo maturo potrebbe dedicarsi ad attività consone al partito

Democratico

ma

potrebbe essere anche un martellatore di organi vitali se solo il pavone clandestino del Mar Rosso masticasse giaguari compatibili con i canoni estetici del signor Baccoloni.

La frase sopra esposta potrebbe essere definita saccente , ma non è così; il verme burlone della frutta tropicale cova dentro le nostre menti cangianti sogni graficamente scorretti impossessandosi del nostro folle immaginario  nel momento in cui vedi l'elfo nostrano armato di un badile scalciare via l'amato prete che è dentro tutti noi.

Vediamo il cefalo.

Un piccolo asteroide  privo di scrupoli ma ricco di attrezzature atte alla guerra parcellizzata delle cravatte tubolari tende, solitamente, a profanare le tombe assassine degli antichi tranvieri bolognesi  gravandosi di oneri che vanno al di la di ogni coerenza estrogena.

Non possibile nell'era attuale che una qualsivoglia troietta piena di pensieri denigratori possa affacciarsi al mondo del movimento cooperativo con un fiore in mano ed una pilora navata in bocca vantandosi di poter evaporare istantaneamente e contemporaneamente di poter svolazzare in cieli arsi da colombi fluorescenti in cerca di tastiere e insiemi molecolari.

Non si può lasciare la matita sul tavolo, non si può cadere dal seggiolone non è possibile rubare l'utopia del vaso bianco dai sogni di una cavalletta tunisina; si finirà in un afro parafrasi  pervasa da ulcere, gatti, variabili boleane, magnolie, perni,  fagiani, calze, eritemi e alchimie felici di poter aprire feudi caratterizzati da un regime di duopolio in compagnia di olandesi beffardi.

Se non interveniamo il mondo del lavoro subirà, insieme ai cormorani elvetici, una regressione geometrica causata da Puffo Pasticciere, noto eroe cult e visto dalle folle slovacche come l'anticristo anarchico con un ottimo tempo sulla distanza dei mille metri, regressione pericolosissima se si pensa al quantitativo di bietole importate dalla Lombardia e dalla Somalia.

Occorre una soluzione.

Eccola:

Prendiamo una dicotomia fuggente e mettiamola sul carro delle infedeltà politiche, vedremo che lo status del marinaio si eleverà pretendendo di castigare il tacchino urlante della discordia, tuttavia il perfido anfitrione assenteista lucrando sulle attività chimiche delle cariatidi del basso Molise estrapola il fulcro cetaceo dall'enfasi estasiata e manifesta  dei piccoli americani avvezzi alle pratiche sado con i formiconi texani. Tratteniamo il respiro e colpiamo il basso ventre della nonna con un maglio piombato, insultiamola e afferiamole le gengive ed infine  seviziamola selvaggiamente con un'alabarda, così facendo sublimeremo la pace eterea delle meduse  forgiando il movimento dei perimetri farraginosi amanti delle belle donne e delle gioie della vita quali i maxipigna omosessuali  fedeli al  canuto barbaro troglodita dalle leggiadre rime intonate in omaggio alle pecore parlanti del Nord.

Ma il Sud non supportando il bompresso, esplode in una rabbia pelvica cancellando ogni traccia dei lombrichi di etnia globale e caricandosi del substrato cartesiano, guarda con fare truce le dolci bestemmie affusolate, affettuosi propaggini dei puma griffati noti nell'ortopedia crepuscolare, abitata da furbissimi guappi stanchi della mucillagine avanzante e danzante sui cubi fiammanti di una  fertile balera ultima ancora di stanchezza dei puri alsaziani infastiditi dalla flebile ironia di un ebete partecipante al congresso dei buon samaritani zebrati.

Rosco non Vi ama e pertanto tace.

  

(*) (neologismo)  

 

  

Il cuoco

  

Volpi partorienti

 allattano pesci rossi mascherati pacifisti, introducendo

 cefali

 politicamente corretti

 nell'intento d'indurre il coro russo del padre pastore

 Arturo Patorsi

 al contesto catatonico del fiorente mondo del sottobosco piramidale concentrico della nuova catarsi pneumatica polindustriale e assonanze prensili connesse . Tuttavia gioviali astanti producono neuroni maculati

 non

 cancerogeni

 e soprattutto non dotati di ventricolo destro, elemento

 essenziale

per dimenarsi nel complesso mondo delle sexyulcere occultatrici di parole prive di una panacea

 ovvia

 ma

 non

 distruggente essendo il

 Patorsi

 una flebile ma irrinunciabile fonte di malessere contemporaneo, palese

 se ci si focalizza sui lupini e sulle rane toro, tranquille butterate  prostitute

della bassa padania. Su queste  ultime occorre contrarsi (oppure estrarre quel dannato coniglio dal cilindro)

 e chiudersi in un grande momento di dolore dato da frammenti di femminilità

 lasciati da Dio mentre con affabile sorriso apre gestione risorse e inoculando nel popolo una fiducia tantrica, si produce nel miracolo della macchina pedagogica del  forno biondo di etnia intelligibile e dirigibile.

 

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