Ulisse
 
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Regina dei miei venti

L' infinito

IL pranzo.

 

 
 

Ti vorrei parlare ora
che sento gridare in un filo di voce
questo abisso nell' anima
dove scivolano i tuoi occhi.
Li, il mare liscia la terra
e la mia scure e' la fantasia
che domina incubi folli
su isole ormai sommerse.

 

E li rinascerai,
regina dei miei venti,
mentre il fuoco ci travolgera'
aprendo nuovi cieli al mondo,
e i miei tuoni in questa pioggia
saranno i colori della tua luce
cosi' sarai il respiro
questo volo tra liberta' e fantasia
in questo immenso universo
nei mille mari e nel tempo.

 Taranto 10/12/2002

 

 

 

L' infinito

Sento spezzare dentro
l' ultimo grido stanco
in questa corsa senza luce
dove il buio dondola mortale
carezzando mille spiriti ciechi.

Muto il silenzio
carezza un respiro
sospeso in un cielo senza colori
mentre lancia dentro
questo sogno senza tempo
dove la luce bagna l'anima
ed il suono del mio cuore
spezza le ripide pareti che ingoiano l'infinito.

 

Si agita forte

spirito senza pace,

sbarra gli occhi

ferma il respiro

tocca a te.

 

Fumo nel cielo

la tua carne e' bruciata

URLI

non sai perche'

qualcuno e' violento

non sai chi e'

vorresti volare verso il sole

ma le bombe sulla pelle sono per te'.

Attento, perche'

la pelle si brucia

mentre per qualcuno

INIZIA LA CENA.

 

 

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