Valentina
Cipriani Valentina
Cipriani
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In the greatness of the ocean I have seen peace in the words and into the waves I have found my new balance. Shall be tomorrow perhaps we open our arms to the sea? In the time of a farewell a river pull us apart from the end and only a couple of strokes are enough to emerge again. The wind today can take us beyond the dreams. You can still find me without moving away from the shore, without drowning into the thoughts, without feeling alone. Evey emotion will be always with you, and a drop will be your sky, and your new sun.
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Combattendo la vergogna per un male mitologico, cavalcherai il tuo tramonto in tempo per una razione del più dolce degli istanti. E l’immortale risorgerà sulle gracili stelle che ricoprono la gloria resa impietosa dall’avida ammirazione delle nostre spoglie. Senza aver bisogno di riscoprire reale un silenzio, assaporerai tutto ciò che il sole riduce in vuoti apparenti.
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Non avrei trovato più, se non nel cielo, quello Scorrere lento e fragile, nuovo pensiero, istante fertile per un seme rovesciato dal vento.
Non avrei trovato più, se non nel cielo, lo speranzoso Risveglio, lontano e indistinto, fatto di suoni stridenti che annebbiano il delirio.
Non avrei trovato più, se non nel cielo, la mistica Ragione, pura estasi scoscesa che pallida inaridisce l’orgoglio nemico.
Non avrei trovato più, se non nel cielo, il mio sangue e quella voce che diceva al cuore: con un balzo puoi fenderlo, il Cielo.
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Quale abbraccio se non quello della vita potrebbe rendere felici? Silenzio! La mia anima sta parlando, troppo forte per tacere, troppo pura per tremare. Ascolta! Finalmente qualcosa è cambiato, si muove per non trovare pace. Non puoi più fuggire. Cercati! Nell’immensità dei tuoi pensieri cercati e non dovrai parlare. Parole! Tormento e perdizione. unico respiro nel silenzio, unica voce del passato. Lascia che arrivi il mattino! Un nuovo giorno, una nuova vita. Vita! Accarezzami e liberami, unica nel mondo tu sola a travolgere, tu sola svista del rancore.
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Sul corpo, modellato da mani divine, acqua scivola, come nuova vita. Ricolma di gioia è l’anima, purificata la mente, elevato lo spirito. Ultimo dei momenti. Sabbia del deserto i capelli, occhi come bolle di sapone e un soffio, colmo d’aromi, torna a risvegliare l’aria. Un nuovo universo si apre all’alba del giorno, sgorgheggiante di misteri profumati.
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L’abbraccio di un istante perduto, che lentamente vela gli occhi morenti. Attimi che sfuggono al controllo, e tutto si fa vita. Dolce e amabile delirio il ricordo del passato, che cerca di nascondere l’umana impotenza. Un sogno, l’unica cosa che ci resta.
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