Vetrina
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VIC
Elisabetta |
Il nostro incontro Francesco | Un paio d'ali
Laura |
Ritratto sulla sabbia Samantha Forte |
Io ti vedo così Gregorio |
SENZA TITOLO Celeste Travaino  |
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La guerra Anonima |
FUGA IMMENSA Natascia |
Danyelar |
Se non per sempre Franco B. |
Chino sulla tomba
Stefano |
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Mi
piace il modo che hai di guardare il mondo mi
piace il modo che hai di raccontare il tuo mondo fatto
di sensazioni, persone, gesti, paure, fissazioni, musica… la
musica che ti appartiene in modo così naturale la
tua sensibilità che avvolge e arriva a toccare riuscendo
a suonare dentro di me quasi
magicamente perché
non
è da tutti riuscire a suonare il flauto come desiderava Amleto. E
tutta questa bellezza che diventa improvvisamente ogni giorno crudele quando
nei momenti di lucidità mi accorgo che non è per me e
non lo sarà mai La
cosa più difficile è provocare emozioni Elisabetta
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Il
nostro incontro sguardo
intenso di un ombra tra gli specchi degli stolti.
Tu,amore
mio, sai scrollarti degli abiti che non sono tuoi e sai vibrare
di venti non consueti.
Tu,
amore mio, la notte sparpagli gli strepitii di un giorno fatto
delle stesse cose,
e ubriachi
i miei sensi col fragore della tua follia sempre nuova.
Io
ti vedo così, goccia nascosta nell'oceano, forza vitale e
presente nella mia vita.
Gregorio
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Con il trucco sbavato Quando ti chiamano mamma Alle 4,00 di mattina con il biberon in mano Tra le lenzuola bagnate di pipì
Sentirsi donna Da sole alla sera in casa alla quarta lavatrice della giornata Con l'armadio pieno di panni da stirare Con il secchio in una mano e lo spazzolone nell'altra
Sentirsi donna In quattro nel lettone, "in tre in bagno" "in due sul divano" "da sola in cucina"
Sentirsi donna dentro l'auto sbriciolata di biscotti con nel piede una scarpa ed in mano un tacco con la gonna girata dalla parte sbagliata e la camicia abbottonata storta
Sentirsi donna, o meglio più che altro crederci fortemente!
Danyelar |
Mentre i sentimenti scomposti dal vento dei miei pensieri si agitano invano nei tuoi occhi incerti non riconosco più le stanche parole finite nel cestino dei tristi ricordi. La luce che forse verrà, trascorsa la notte dei rimpianti, non potrà infine soffocare il passato e ricondurti a me se non per sempre.
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SENZA
TITOLO |
osservo
il tuo ritratto incastonato
nella grigia lapide. La
morte ti ha colto senza
che te ne accorgessi e
adesso sei li prigioniero
di un istante che
tu stesso hai vissuto
27/10/2000
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