"ho 14 anni
e mi piace tanto scrivere specialmente testi fantastici"
-frequento la scuola secondaria di primo grado presso l'
Istituto comprensivo M.Grazia Cutuli Crotone-
Solitudine: velo che oscura la vista nebbia che soffoca la luce vestito del lutto.
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Oh stella che illumini la notte
Riflesso il mio futuro sul tuo candido e forte bagliore
Oh stella che aggiungi felicità e malinconia alla notte illumina il mio avvenire.
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Ogni auto, una storia. Ogni guidatore, una famiglia. Ogni 500 o una spider, dei risparmi. Ogni risparmio, un sacrificio. Ogni sacrificio, una difficoltà. Ogni uomo, una storia ed una famiglia. Ogni famiglia, dei risparmi. Ogni risparmio un’auto. E’ guardando una semplice auto che si capisce, l’uomo e la sua vita.
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Fa’
cadere le foglie, la vigna da’ i suoi frutti, si
avvicina l’inverno. E’
autunno. Le
foglie danzano sul prato col vento, indossando
i colori dell’estate. E’
una festa. Gli
alberi si caccian i loro vestiti di foglie per
fare un riposino invernale. Il
vento sbatte leggero come il bacio della mamma
di notte. L’autunno e’
come la sera quando si va’ a letto per
fare il sonnellino. Il vento da’ il
bacio di buona notte per un inverno vicino. E’
l’inizio del riposo della natura, dopo
il divertir dell’estate. L’autunno
e’ la stagione dell’inizio di un riposo
naturale, che finisce col risveglio della
primavera. L’autunno
prima di farci riposare ci da’ una
cena di castagne, uva e vino. Come
la mamma che prepara la cena per
farci riposare con l’acquolina in bocca. E’l’autunno.
Alessandro 14.11.2002
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Eh
sì eccoti arrivata! Non
so perché ma sento una voglia di uscire fuori più grande del solito. Beh!
Forse questo è un segno del tuo arrivo. A
Crotone, essendo più vicini all’Africa, arrivi prima, però il
ventuno di marzo c’è qualcosa di speciale nell’aria. Gli
uccelli cinguettano ed il silenzio invernale si trasforma in un concerto
della natura. Il
sole tiepido e nello stesso tempo splendente mi fa venire il desiderio
di starmene lì, nel balcone per sempre. A
tutto ciò si aggiunge il dolce colore
della campagna fiorita, le voci ed i rumori leggeri provocati dalla
gente. Sui
rami spuntano le prime gemme di colore, che vestono gli alberi spogli
con abiti colorati ed eleganti. Le
brutte giornate, i colori bigi e la tristezza dell’inverno son oramai
soltanto un lontano ricordo. Benvenuta Primavera 21.03.2003
Alessandro
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Battaglia
tra i libri di scuola. Nel
silenzio della notte i mobili e gli oggetti dell’aula si animarono, si
salutarono e si misero a chiacchierare. Da questo simpatico discorso
alcune battute venivan fuori. Il
libro di matematica disse a quello di geometria:”Certo che ne abbiamo
di problemi!” All’improvviso
il libro di storia interruppe questa
simpatica festicciola e disse:”Io sarò l’imperatore del
Sacro Romano Impero Scolastico”. Subito
miliardi di paragrafi si schierarono con lui. Ogni paragrafo aveva
scritto:età moderna,medioevo,il secolo d’oro della Spagna e così
via. Matematica,italiano,inglese,
teatro, geografia scienze erano contro la storia. Per
tutta la notte si udì un bla bla di quelle noiose lezioni. Ma
intervenne il registro (arbitro di gara) e disse:” La vogliamo
piantare?” Rispose
il libro di scienze:”Piantare cosa, una margherita, la rapa, la
cicoria ,il finocchio oppure?” Lo
interruppe la bacchetta dicendo:” Nessuna pianta, ma piantare nella
tua”zucca” anzi nelle tue pagine il verbo smettere!” “Smettere?”chiese
il libro di scienze. “
Ma sì ! Tempo infinito 2 coniugazione!”-rispose il libro di italiano. Alla
fine mise tutto a posto il libro di musica che cantò una ninna nanna
facendo così addormentare tutti. Ma
la guerra non è finita. Domani ci sarà la battaglia maestre contro
alunni. Crotone 10 maggio2002
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C’era
una volta una bambina che possedeva un dito magico e……………. chiunque
la facesse arrabbiare, veniva preso dalla scossa. Per questo a scuola
nessun bambino voleva parlare con lei. La
bambina era molto triste e per questo decise di trovare
a tutti costi un antidoto. Se
sul dito magico versava acqua la scossa era ancora più forte e con la
coca cola ancora peggio! Diventava un filo elettrico.
Passarono
giorni, mesi,anni, finchè un giorno, si stava quasi rassegnando, ebbe
un’idea strabiliante:versare aranciata e caramelle fuse sul dito
magico. In
un batter d’occhio divenne più bella di prima e soprattutto senza
scossa! Ehi
aspettate la storia non è finita. Scusate ma sono ancora un narratore
debuttante!. Torniamo
a noi. La
ragazza (ormai non più bambina) era la più bella della classe e a
chiunque la facesse arrossire, il dito magico dava un “bacino”. Ma
ora quando la fanno arrabbiare ha un po’ di nostalgia del suo dito
elettrico. Piaciuta
la storia? Spero di sì. Questa è veramente la fine.
Crotone 27 maggio 2002
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L’impresa
del gatto Giovanni “il matto”. C’era
una volta un gatto di nome Giovanni che viveva in una casa di città. Un
giorno i suoi padroni cucinarono per pranzo una frittata di cipolle e la
peggiorano sul tavolo della cucina. Giovanni,
il gatto, essendo affamato ed un po’ matto cercò di impadronirsi
della frittata, ignaro però di che cosa questa fosse capace. La
signora frittata infatti, anche se era una bomba di bontà nel sapore
non lo era certo nell’umore. Non
appena il gatto si precipitò sulla frittata, questa si nascose dentro
al frigorifero che era molto, ma molto pestifero. Il
gatto Giovanni matto e furbo come era ebbe un’idea: prese un sonnifero
mascherato da formaggio e lo diede al frigorifero. Questo cadde nella
trappola mangiò il finto formaggio
e poco dopo si addormentò. Giovani
soddisfatto di essere riuscito nell’impresa, aprì il frigorifero
ama ebbe una crudele sorpresa. La frittata non c’era più,
perché dentro ad un cassetto si era rifugiata. Il
gatto essendo super affamato, matto ed oramai anche molto arrabbiato,
prese un martello, ruppe il cassetto e trovò la frittata, dalle
formiche purtroppo mangiucchiata. Alla
fine Giovanni sconsolato prese l’ascensore, uscì di casa ed andò a
comprarsi una frittata. Mangiando,
mangiando pensò :”Ebbene sì è stata veramente una faticosa
giornata”! Crotone 18 aprile 2002
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Un
mondo senza cattiveria, senza guerra , senza povertà e senza disonestà. Ecco
così andrebbe bene. Ma
no, no! Proviamo ad immaginarlo meglio. Vorrei
un mondo senza soldi così
non esisterebbe la povertà, con
molti amici, prati , montagne ed…… un
ristorante pizzeria per me, per i miei amici e per la mia famiglia. Nel
mio ristorante ospiterei tutte le persone che vogliono mangiare. I
soldi sarle che potremmo trovare
sui lampioni delle strade . Nelle
case di riposo per gli anziani si distribuirebbero gustose
pizze, e
nelle case per bambini abbandonati un
mondo di giocattoli. Non
ci sarebbero automobili, ma caramelle-auto che così non inquinerebbero
l’aria delle città. La
scuola sarebbe più divertente e con meno compiti per casa. Tutti
sarebbero uguali con nessuna distinzione. Un
mondo così sarebbe fantastico! 06.12.2002
Alessandro
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