Gabriele Maschio1-2
anno domine 1957. 22 novembre, dei morti nato. gabriele maschio( lelelemaria) ateo, anarchico comunista ex militante credo nel disordine delle cose ed auspico un anarchismo a venire. non sono stato al funerale di mio padre nè di mio nipote sparato suicida a 16 anni eppure li ricordo ogni sera e prego angelo di Giulia che ci protegga. vedo immagini di vita tra loro e nella mia mente collegate visi noti che sembra aspettino ... mi aspettino per realizzare quell' ordine che nego. io suo padre artefice della sua morte. io che parla scrive ascolta beve ricorda piange beve rimpiange beve.... per due volte dato spacciato... io che non beve e piange lo stesso e Giulia che non c'e'.
versi a Giulia 1990 / 2002 a me cari.... colori Bionda di tuo padre, occhi azzurri di tuo padre rossa come tuo padre. Giulia mai nata per colpa di suo padre ateo che
ora e sempre ti benedice in nome di dio. hai dato del mio sangue alla madre terra e perciò te ne sono grato. Giulia, solo un pugno di roba col senso della vita di tuo padre con la voglia di tua madre. quando c'era sangue giulia, tu,io, nadia, mariafrancesca abbiamo visto il rosso e allora tutti abbiamo alzato il pugno per sperare! a mariafrancesca dedico questo povero stornello che nessuno ha mai cantato a giulia lascio sia mariafrancesca a cantare. Giulia ti prego gioca con i gatti col cane e con le tue sorelle ancora. tanti ci salutano dal vento, respiriamo
anime di bambini e dei loro morti. pura essenza di Giulia! sassi che non crescono per idee non capite. Ho sentito, impregnante, l'odore del mio corpo morto. ti racconto del vino piccola giulia nata dal vino salutami nadia da dove sei! luglio/agosto transizioni che scherzi giocare col tempo e volerlo significare con numeri, ieri
ventiquattro anni di vita per oggi
dodici di morte per giulia. 31.07.1978 caro giovanni, caro diego, lasciatemi
nel modo di chi vuole solo libetrà. logica cosa di chi chiede disperatamente aiuto. sto con piacere a pensare che finalmente dormi caldo con quell' eschimo addosso.
legenda GIULIA: lasciata mai nata in clinica a Valdobbiadene NADIA: sua madre mia compagna fino al 1997-accettò per troppo amore MARIAFRANCESCA: mia carissimafiglia,amica,compagna nata da matrimonio con Daniela ARDUINO: tutti lo chiamavano pazzo,barbone,gli regalai il mio vecchio eschimo, con questo ancora addosso lo trovarono morto. Era un uomo libero che si nutriva di vino e letteratura. DIEGO/GIOVANNI: pazzi miei carissimi amici di una vita. MELA: cane di Mariafrancesca salvato dal canile muni- cipale di Treviso da orribile e sicura morte. buona lotta di libera vita . gabriele contro sè stesso.
|
valdobbiadene, 1 agosto 1990 ... sembrava un gioco d' amanti io sposato con una figlia paura di lasciare di assumere responsabilità che dovevo. città di dolore e gioia di vigneti e cimiteri. peregrinare finalmente calmo e dimentico del quotidiano. sempre accompagnando mariafrancesca ti passo a salutare, lei già grande tu di terra, ritorna! folletto non nato resti ancora nel nostro ricordo come ti volevamo un pò pazza come di noi. grigio nero rosso a settembre! il mare la spiaggia un castello di sabbia noi io tu e Giulia. ci vado nei giorni più strani momenti di ricordo maggiore da 12 anni praticamente mi conoscono tutti... fantastico vi posso anche trovare il fantasma di Giulia che perdona. forse mi dicono matto a fotografare vecchie piccole tombe consunte dal tempo e da tutti ignorate, ma quei bambini la sotto non credo!
c'era una volta un tarlo che mangiava due palmenti per farsi un mobileee
|
PIAZZA ROSSA 1975-76
c'era una volta un re che disse alla sua serva serva raccontami una storia e la serva incominciò
c'era una volta un re che disse alla sua serva serva raccontami una storia e la serva incominciò c'era una volta un re .....
|
Ci sono sì speranze sia di vita che di morte, c' è il sole |
Scritte
su carta di bar
con lo stesso
spirito di allora... Presente quando nulla nel suo nulla scompare. Presente quando tutto nel suo tutto assapora. Presente là dove ancora specchio ricordi e sai, e sembra. Quasi come cosa vera. Sapersi di valere e vali. Momenti d di gioia e gioia. Raccontarsi di vivere e vivi. Compagna del sonno di notte, etereo stesso sogno di pace. Presente accompagna sempre, a volte qualche scarpone. Lo so ho perso a sognare. Non svegliatemi addosso per questo, la verità della vita. Manifestazione pelle sudore strane sensazioni. Sai alle volte il senso del sale ti toglie il sapore della vita, rimane sempre il sale.
MIO PUGNO INSOLENTE VECCHIO COMPAGNO, PIU' VOLTE DERISO APPENA SCALFITO, PRONTO ALLA LOTTA.
Delle passate giovinezze e
rivoluzioni a lei che nei momenti di maggior
gioia e dolore o disfatta mi venne a
cercare e ne avevo bisogno come due
lancette guardano e incontrano le dodici. Belli come allora siamo!!!
|
Anni 1990 1995 ritrovati nella cartella delle illusioni di strano, maledetto poeta. Leggendo Bukowsky,Leopardi Carlo Marx le parole si mescolavano ai brani di Lolli e De Andrè come Guccini mi cantava Bologna per Feltre. La notte ed il vino aiutavano molto al ricordo. Epilogo? grazie ancora anche di queste poche ore dedicatemi belli come allora siamo. Cerco di gioia momenti o di paure forse che vivano con noi. Con i tanti cimiteri l' erba bagnata piazzali tra camion ricordo quella vecchia pompa di benzina noi due in piedi. Di tuo padre di tua madre Giulia solo un pugno di roba, Giulia di Cayenna madre di Geova. Penso che da là dove stai Giulia si versino lacrime. Ringrazio il tuo non esistere per aver dato corpo al mio corpo che lentamente per amore si consuma. Rimangono le mani del nostro sangue che ci lascia solo un letto di terra. Lascia quello che non hai cerca ciò che puoi l'avvenire nasce dal sangue delle tue radici! Là tra quelle due stanche lapidi c'è una rosa rossa come nelle nostre case! Ti avrei dato amore e lacrime come riservo solo a chi si ama Giulia ti voglio ancora vicino. Rivivrai con la mia stessa rabbia di sempre non ti volevamo là. Perdona, se tua madre dopo errore comune continua nell'ignavia sua lasciandoci persi figli di un dio non trovato per altri che non conosciamo. Rimane ancora un pugno di roba senza più neppure le giuste lacrime solo il mio andare per strade che già conosciamo. Rincorri parole gettate ai sassi per un bicchiere di vino o notte d' amore lasciata al tempo dei più. Non hai padre non hai madre ma siamo credimi ancora per te! Rosa di Giulia rossa di pensiero rossa d' amore rimani ancora tra di noi. . Giulia certa di tuo padre certa tra i morti di quella fine. mon amour... un bacio che non ti ho potuto mai dare con lo stesso amore di quelli ricevuti dal ventre di tua madre. Sali da quella terra che non conosci rincorri primavera che non hai asciuga il pianto che non volevo. Solo col mio pianto amico ricevi dove sei maledizioni ed auguri che solo tuo padre .... Senti ti salutiamo senza un fiore io, tua madre e chi non hai conosciuto. Cayenna alcova d'amore resto dove lasciammo lacrime speranze. Trovo ancora amore. Per lo più umane storie riferite a Giulia, nadia e al mio triste esistere. Storie intrise d' alcool e fumo. Paure di vissuti strani , di lavoro svolto , di rabbia antica che non trova libero e giusto sfogo né sentiero. Quando la mia meta non era più la nostra meta ed ero già vecchio e aspettavo con l' ansia che neanche quella importava....
|
vietcong ad est piccola mia cercavi il sole ed hai trovato il napalm!
dedicata all' america e a chi come loro... che possano riflettere!!!
dopo la morte non darò spiegazioni a dio ma come farò a bleffare con Giulia ? 27/09/2002.
|
Tra i notiziari della mia mente
alla ricerca di una
giusta frequenza sintonizzandomi ancora con i canali che già conosco ed
apprezzo... Grazie per Giulia per l' amore lasciato per le mani proposte per il viso amato. Siamo delle vecchie sedie ancora da impagliare. Forse neppure le parole sanno essere di conforto, le cose sì. Uomo non uomo sto soffrendo dove ti promisi di crescere. Facce note che mi salutano facce note che mi chiedono dove sei! Ti cerchiamo per carezza presenza amore, noi gatti rossi neri gatti randagi! Nel mio vuoto non ricordo ciò che devono ancora dare le mie lacrime! La terra e l' angoscia madri non volute lasciano solo sangue lacrime per il buio perso della libertà. L' infinito prima di nascere l' infinito dopo la morte. Sento l' artigiano che per dovere adoperò questo legno. Sento la stessa voglia di creare per te e per il legno. Nadia per sempre forse Giulia sarà nel mare col sapore degli ulivi e di morte per sempre. L' orgoglio di passare per tuo padre che senza aver conosciuto stimo. Più te ne vai più ti cerchiamo! Non sperare nel mio amore credici! Abbiamo solo un nome che da solo non ci lascia andare... des che il nostro amore non finisca mai se non cade il sole. Sulla bara di mio padre un pezzo di terra di Giulia. Salutamela. Gabriele 16.08.97 HO OLTREPASSATO IL COLLE DELL' INFINITO leggendo e pensando Leopardi
|