Gabriele Maschio 1-2
Se ciàmi Genesio o ho faa un pò tütt puèta, spazzèn, astronauta e magütt ho pirla per el muund fino all’ultimo chilometro innàanz e indree cumè el mercurio nel termometro… Sun naa in söe la löena dumà cun’t i öcc ho sparaa cuntra el teemp e ho desfàa i urelòcc ho pregà mìla voolt senza nà giò in genöcc ho giraa cun’t el smoking e a pee biùtt piee de piöcc… M’è tucaa imparà che la röeda la gira che ogni tant se stravacca el büceer de la bìra tra furtöena e scarogna gh’è una corda che tira quaand che el diàvul el pìca el ciàpa la mira… Sun staa l’incüdin e quai volta el martèll ho dato retta al cuore e quai volta a l’üsèll nel böcc de la chitàra ho scondüü questa vita sia i pàgin in rùss che quii scrivüü a matita… El curtèll in una man e nell’oltra un màzz de fiuu perché l’amuur e la moort i henn sempre lè scundüü ogni dè nàvi via cun un basèn o una pesciàda cul destèn de dree di spàll per mulàmm ‘na bastonàda E de ogni mia dona se regòrdi el surìis anca se cun nissöena sun rüvaa ai benììs tanti donn che in sacòcia gh’eren scià el paradisi insèma al rusètt hann lassa i cicatriis… Scapàvi e inseguivi senza mai ciapà fiaa curiàndul nel veent…fiuu senza un praa una trottùla mata sempre in gir senza sosta un boomerang ciùcch senza mai una risposta… Zìngher e sciuur sempre söel mè binari suta un’alba e un tramuunt püssèe rùss del Campàri ma i ricordi i hènn smagg e me spècia el dumànn el me spècia incazzàa cun scià i buumb a màn… Sigarètt senza nomm e büceer senza storia hann faa i ghirigori nella mia strana memoria tatüagg invisìbil che me càgnen de nòcc e una vita tiràda cumè un nastru de scotch… La mia ciciaràda làssa el teemp che la tröeva vardi el cieel de nuvembra cun la sua löena nöeva sun el Genesio e questu l’è tütt… cun qualsiasi vestii, suta…sun biùtt…
|
|
Ridi Bella di solesi, sorridi che da Terra nera, là dove ti misi puoi vedere smaltire ancora malefica sbornia di mia vita .
che dio non perdoni….
7-02-2004
|
E scritte nei Sacri Testi da mille e mille anni chi dice da profeti di dio chi come me da uomini di terra che san della vita per averla vissuta, ripensando. Alle streghe che non son come leggenda insegna agli amori che non son mai razionali, affetti profondi di un uomo contrari sentimenti verso una donna, un gatto…..
La stanza chiara di strani fantasmi riempie spazi.
Angusti forse d’affetti misti, amore e passione.
Lealtà di sapere coraggio per uscire, a rincorrere amore.
Note di poesia miste a rime, di musica dolce
Fumo a capire alcool dimenticato, l’ aiuto di un colore.
quattordicidigiugnodelduemilasei
|
Quattro di agosto e sembrava fosse nato bello Quattro di agosto a scoprir paura di quel che temevi Avevi paura e la senti come viva e nessuno che la sembra conoscere Di noia o coraggio son là tutti a non volerla imparare, signori diverse stirpi Dei che giocan col nostro destino di umani poveri clowns che già sanno della Morte più della vita, valeva la pena essa di esser vissuta?
|
son uomini, anzi lo erano che tra un bar e l' altro, con la loro saggia stoltezza tiravan sera, li ho frequentati e ne avevo quasi lo stile, poi mi son arreso. quelle facce di uomini disperati e soli, o forse solo soli. le ho riviste in un video amatoriale di sagra paesana.(zermen- vellai) m'han fatto scrivere han visto il terzo millenio con occhi di chi ormai da TEMPO, del TEMPO non s'interessava. Quelli derisi, che non sapevano cantare. Perché con l' alcool avevano un rapporto di Sopravvivenza. Li ho visti estranei al coro , tanti, loro ormai morti. Sento ancora sapore di sale bagnato. E li ricordo.
Settembre 2004
|
Da
" Cimiteri di Sabbia": Gente di voi di famiglie e di strada vicolo o piazza, gente di bar allegra brigata. Gente di sfida vi sfido a trovare alcunchè di squallore nel nostro ancora amore. Gabrì. 2003 17aprile
|
Sai solo di sognodi un sogno dolce di chi non conosce.
Sai solo di sogno ansie ormai sopite di chi non conosce.
Sai solo di sogno liberi e tenui colori di chi non conosce.
Sai solo un sogno nera e logica vita di chi non conosce.
Il sogno può a chi conosce, la luna del sole.
Sai amore di raf.
|
senso del gruppo, dei diseredati, tossici ubriachi depressi compagni pronti a ritrovarsi al funerale di uno di loro m.turra valentino mio nipote e. giusto - c.pillon a te i al di fuori di una chiesa " rispettosi di dio fatto uomo anch' egli diseredato povero cristo in croce la cayenna tutta la ritrovi nelle occasioni più importanti non manca il saluto lo il rispetto nè per chi o come sei. troppe volte. vorrei, eff. appartengo a questo branco senza capo farlo conoscere a tutti ed è poi ciò che sto facendo con impegno, ironia, bleffando se serve ! gente sola riunita da leggi ataviche mai insegnate od imposte lo stesso odio per l' istituzione |
Hei
tu! che
vita vivi.
Hei tu! che
vita dai. Hei
tu! che
sai stagioni. Hei
tu! che
sai dio. Hei
tu! che
rotoli sassi tra
l' acqua. Hei
tu! ragazza
di como.
|
Inno alla Libertà.
|
che il tuo certificato di nascita sta per scadere non perchè l' hai dimenticato fuori dal frigo, allora forse capirai la libertà che non c'è stata. e sarà ormai tardi troppo per cercarla e per sperare. era di lotta... |
Sveglia....
ch' è ora di andare dove poi non si sa ma intanto andare sa molto di libertà!!! |
Ti
trovi solo senza compagnia, come
l' autunno una foglia caduta, e
nessuno ti guarda, nessuno
raccoglie le foglie d' autunno. Sei
nato d' inverno ed hai amato in estate, perchè
morire da soli in autunno? La
nebbia ti copre i paesaggi e le
case ti sembran rifugi troppo, troppo
lontani, per
le tue ossa ormai già stanche. Perchè
rincorrere con la mente le compagnie
passate ed i fiumi di vino, di
fumo e gli errori, forse troppi di una
realtà troppo vera che sai non puoi
più negare. E
perdi anche la fede, sei distante troppo, da
dio, ricordi là in montagna pensar all' universo
e all' orgoglio dell' uomo
di cristo,
fango conosci nella civiltà dell'uomo! Credevi,
illusioni d' argilla, ci fosse gente, la potevi
plasmare e regalar loro coraggio regalavi
i tuoi sogni ad un inferno di umanità. Amore,
quanti amici conti ancora sulla tua mano destra? 31 agosto 1976 lele.
|
Ecco
lo
senti incantato entusiasta ansimante come
un vecchio animale topo
di fogna ecco
lo
senti sudato spaventato eccitato il
vento disturba cancellalo. ecco
lo
vedi no solo
l' ombra esiste? Chiedere rispondere affermare lo
senti ti
ascolta ti
vede ti
osserva ansimante entusiasta incantato lo
vedi il
sole il
giorno. Lo
vedi eccitato spaventato sudato il
sole il
giorno che
notte. ricordi il
sole che
notte già
notte.. non
ricordi ansimante entusiasta incantato chiedere rispondere affermare cancellare eccitato spaventato
sudato. 27-VI
|
Strana oggi la giornata tramonto con molte nuvole da favola mattino e sera squarci di sereno sole e caldo luna sporca di licantropi. le galline han perso l' ora trovatela vergogna, si canta all' alba. -mio padre austero commensale- gatti in casa sempre più raro trovarne per strada, in macchina uno grande, uno piccolo madre e figlio presumo. -amore materno animale l' istinto di Maria- ho aspettato e chiesto loro se non avevan bisogno d' aiuto potevo investirli, raccoglierli mangiarli. 27-VI
|
Colori ti rincorrono senza tregua ricordi
le manifestazioni di un tempo rosse
bandiere e canti di giovani ora
sono colori di sangue e dolore. Sono
donne e bambini tra polvere e sudore ricordi
la scuola e quando contestavi, assemblee
per i diritti e riunioni per i doveri ora
senti l' odore del sangue. La
fame ti preme come la rabbia, non
è la rabbia di un tempo rivolte
senza frutti e canti anarchici, ora
si sopravvive, si beve il sangue dei fratelli. Bestie
dall' umano aspetto, non
si parla a migliai di giovani affamati
di buone parole si
spara a gente comune. Le
mosche ti infastidiscono, sentono
l' odore del sangue e dei morti, troppi
morti, c 'è un ragazzo impiccato là
sul palo, per questa lotta. Sopravvive
solo il capitale, cambiando di mano in
mano, ed è stupido chi non spara per primo, la
politica di sempre. 31
agosto 1976
|
libera nos domine da peste d'ignoranza e violenza di guerra, attimi che dan solo dolore per un pò di piacere non condiviso...
buttata là alla guerra e ai potenti partendo da
raf red ,rossa bandiera, libertà, fede, utopia, speranza
,giustizia... ne è uscita questa preghiera che sa quasi di
poesia monito 2003 per errore a raf del 23
|
Da " Cimiteri di Sabbia": Da tutti desiderata da pochi amata mai avuta da alcuno. Bella e giovane donavi a tutti ma canto d' uva sudore e lacrime di donne chine. ruspe a spianare le tombe. E vedi l'han tolta da là dove credevi, son passate le ruspe a spianare, rimane intatta la sensazione di terra nera. Cancello 2003 del Cimitero.
|
|
|