Ivano Malcotti
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UNA CAMICIA BRUNA DI DACHAU RIDURMI  LO SPECCHIO DI UNA STELLA DI DAVID  LE CENERI DI KEROUACK  VIVERE NON SOLO PER VIVERE  
IL NOSTRO MONDO DI RIGOBERTA *** Stonewall bar  MV ETIRENO **  DON'T CRY ARGENTINA ** ICARO  

 

UNA CAMICIA BRUNA DI DACHAU
 

 HO VESTITO
IL DEGRADO SUBUMANO
PERCHE’ L’ORRENDO
FOSSE DOTTRINA - FORZA-FINE
HO COPERTO
ROZZA
COME I MIEI STRACCI
L’ANNIENTAMENTO
PERCHE’ IL CRIMINE
FOSSE DOTTRINA- FORZA-FINE
HO OFFERTO
LA MIA FOGGIA
ALLA SETE BARBARICA
PER L’ECATOMBE DI OGNI SPONTANEITA’
HO ESECRATO
OGNI TRACCIA DI VITA-CAVIA
NEI LABORATORI DELLA MATTANZA
SOLO IL MIO TESSUTO
COME SINTESI E UNITA’
DI OGNI VALORE
CAMICIA BRUNA
MALE RADICALE
AVRESTI DETTO TU
HANNAH***


HANNAH ARENDT

 

 

 

 

RIDURMI
 

 

RIDURMI CENERE
ARABA FENICE
NELLO SPECCHIO DELLA NATURA
FORMA-MENTIS
DI ABBANDONO
ALLE ORIGINI DELLA VITA.
RIDURMI
ALLA SPONTANEITA' DEI BISOGNI
PER TREMARE, IRRIGIDIRE
AL GAUDIO DELLA PURA SOPRAVVIVENZA
GENIALE GRADO MASSIMO
DEL MIO PATRIMONIO GENETICO
RIDURMI
FINALMENTE UOMO
GRAVIDO DI SENSAZIONI
OSSIFICATE DAI TEMPI
RICERCATORE DI VOLI PERCETTIVI
RIDURMI

 

LO SPECCHIO DI UNA STELLA DI DAVID

 NO
NON MI NEGHERO’ L’ATROCE
COME POTREI FARLO
C’E’ SIMBIOSI SIMMETRICA
TRA PRECIPIZIO E MONDO VITALE
LA MEMORIA
DEL MIO ANNULLAMENTO TOTALE
MI RIDUCE AD OGNI PENSIERO
A SOGGETTO-MATERIA-ESCREMENTO
VORREI UNA DIALISI DI SOGNI
UNA FILIAZIONE CON I SIMBOLI PURI
DELL’UOMO
POI NELLE STANZE DEL SILENZIO
DENTRO L’ANIMA SOLA
IL MIO SGUARDO
SI PIEGA INCURABILE
CROCEVIA DI DISSOLUZIONE
MI SENTO IRRESPONSABILE
A PARLARE D’ALTRO
NUDA
ESANGUE PER EDIFICARE
UN NUOVO SOGGETTO
ILLUMINATO DALL’ESISTENZA
RIBELLE AL CADERE
DELLA NIENTIFICAZIONE

 

LE CENERI DI KEROUACK
 

POLVERE D'INFERNO
MENTRE FUMI IL CATRAME
SOPRA CAVALLI DI FUOCO.
SPALANCHI LE PUPILLE
NELLA STRISCIA DI ORIZZONTE
CON IL ROMBO NEL SANGUE
NEL CERVELLO
ESTASI E FLUIDO MISTICO
DENTRO ALLE PAROLE
DEI “FIORI DEL MALE”
E SULLA STRADA
AI BORDI
LE ANIME SENZA CORPO
DEI FIGLI DEL VENTO
APPESI ALLE STELLE
COME GLI SCHIAVI DI SPARTACO
ALLE CROCI
IN UNA NOTTE D'INFINITO
LIBERI NELL'IMMENSO CERULEO
DELLE STAZIONI DELL'UNIVERSO.

 

 

 

 

IL NOSTRO MONDO DI RIGOBERTA ***
 

ALITO AERIFORME
CHE SCONFINA
NELLA FOCE DELLA VITA
SONO GLI SPIRITI DEI FIUMI
ALEGGIANO INDOMITI
COME ARTERIE DAL FLUSSO DIVINO
TRACCIANO IL CONFINE PROPIZIATORIO
TRA PARTICELLE VIVENTI ED ETERNO RITORNO
ACQUA: IL NOSTRO MONDO
SOLCANO INAFFERRATE
ADAGIATE SU STILLE DI TERRA
LE MANI PODEROSE SECOLARI
DEGLI ALBERI
ASSORTI NEL TORPORE
DELLA SIMBIOSI
NEL FLUIRE DEL TEMPO
PRECISI OROLOGI
VOTATI AL VOLTEGGIARE DELLE STAGIONI
TERRA: IL NOSTRO MONDO
IL CUORE DENTRO LO SPECCHIO LUMINOSO
COME SEME FERTILE
CHE PENETRA VIVO
NEL SILENZIO IMMOBILE DELLE TENEBRE
ABBACINATO NEL SUO SCIAME GENERATORE
GERMOGLIO D'ESISTENZA
LUCE: IL NOSTRO MONDO
ACQUA,TERRA,LUCE


*** RIGOBERTA MENCHU

 

VIVERE NON SOLO PER VIVERE
 

 NON E ' SOLO TUA
L'ANIMA AGONIZZANTE
ATROFIZZATA
DENTRO UN BORDELLO
DI KANDUPPATTI
NON E' SOLO TUA
LA CARNE BAMBINA
DAGLI OCCHI ROVESCIATI
SU PANTALONI CALATI
MENTRE RIPETI NEL SINGHIOZZO
VIVERE NON SOLO PER VIVERE
NON E' SOLO IL TUO SANGUE
GREGGIO DI FAME
CHE SCORRE
AL PASSAGGIO DI NUOVI PREDONI
NON E' SOLO TUA
L'AMPUTAZIONE DEL RESPIRO
NELLE VENE DELLE MACERIE DI KUITO
MENTRE RIPETI VOMITANDO
VIVERE NON SOLO PER VIVERE
NON E' SOLO TUA
L'OMBRA CURVA E SACRA
DELL'IMPOSTA DIGNITA' DELLO HIJAB
MENTRE FRUGHI
COME UN TOPO
NELLA SPAZZATURA
DENTRO I VIALI NOTTURNI
DELLA SANTA TEHERAN
E RIPETI PREGANDO
VIVERE NON SOLO PER VIVERE
NON E' SOLO TUA
LA CUTE NEL FILO SPINATO
DENTRO UN SOLE RIFUGIATO
NELLE TERRE DI NESSUNO
FIGLIE DEL CONFINE
MENTRE NELL'ULTIMO STRACCIO D'ABITO
ABBRACCI UN GEMITO
DEL TUO SANGUE
RIPETI SBRANATO DALLA STANCHEZZA
VIVERE NON SOLO PER VIVERE
NON E' SOLO TUA
LA POLVERE CHE CONCIMA LA SALIVA
GLI OCCHI CURVI SUL BOIA
AL PIOVERE LENTO DI UNA MANO TAGLIATA
NELLE ROVINE STUDENTESCHE DI KABUL
DOVE IL SILENZIO DELLA MUSICA
IL FRUSCIO DELL'UMILIAZIONE
CANCELLANO L'UMANA DIGNITA'
TU MULIEBRE ORGOGLIO
DI MORTE MUNIFICA
AGITI LE ALI E RIPETI
VIVERE NON SOLO PER VIVERE

 

ICARO
 

RICORDO
DICEVI
NON VOGLIO VIVERE NELLE CATEGORIE
CHE SIANO NOZIONI DI TEMPO
CHE SIANO LIMITI DI SPAZIO
CHE SIANO CAUSE ILLUMINANTI
CHE SIANO SOSTANZE DEFINITE
CHE SIANO PROPRIETA' UNIVERSALI
CHE SIANO NUMERI DI PERSONALITA'
TUTTE BIECHE CATEGORIE DI SERVITU'
RICORDO
DICEVI
NEL TUO VOLO ICARO
PADRONE UNICO DI VITA E MORTE
NESSUNA CATEGORIA

 

Stonewall bar
 

 

Mescita di incubi e roghi
come streghe nei fiumi
anestetizzati dall'alcol
e fumo sulle cattedrali del pregiudizio
siamo i veleni del morbo
appiccicati come sperma infetta
sopra i vostri lucidi grattacieli
nelle gonne incensate di porpora dei prelati
siamo l'afrore del siero
sopra i manganelli della vostra polizia
mentre pisciamo gin
dai nostri membri indegni
o spurghiamo sangue
dalle nostre vagine feretro
solo luce fioca
in questo maledetto bar
e nell'ombra
due labbra di cuore uguale
tremanti di paura
nel silenzio ossigeno
dipingono
nel disgusto dei vostri borghesi
un verziere impressionista
dell'età dell'oro
Stonewall energia di pace
luce e caverna buia
vita e gas nervino
Stonewall bar
occhio diretto
allo sguardo terso
della dignità dell'uomo

*** 32 anni fa , nel 1969 a New York la prima
ribellione gay e trans contro la polizia.
Stonewall era un bar gay di New York preso
di mira dalla polizia con irruzioni frequenti e immotivate;
un gruppo di gay,lesbiche,transessuali decise di ribellarsi
pacificamente alle forze dell'ordine

 

 

 

 

 

MV ETIRENO **
 

10 ANNI
GLI OCCHI VENDUTI
TRA LO SQUITTIRE DELLA CAMBUSA
E COME MOZZO IL TUO AGUZZINO
E COME MOZZO IL NOSTRO SILENZIO "CAPITALE"
ETIRENO
VAPORE DI (DIS)UMANA VERGOGNA
PER I TUOI PIRATI MERCANTI
CHE SCARICANO IL RESPIRO VIRGULTO
COME CARNE DA VERMI
PER LA BILANCIA PINGUE
DELLA PUTTANA OPULENZA
9 ANNI
LE PUPILLE STACCATE DAL CORPO
PIOVONO A TERRA IMMOBILI COME SALME
NELL’OLIO DELLA SALA MACCHINE
GHIACCIATI DALLA LAMA
DI UN FUTURO DI STRADE A LAMPIONE
ETIRENO
VAPORE DI (DIS)UMANA VERGOGNA
PER I TUOI NEGRIERI
E IL NOSTRO SILENZIO "CAPITALE"
11 ANNI
OCCHI DI PETROLIO
500 FRANCHI DI VITA
LA MORTE CON LA BAVA DELLA FAME
SULLA PIROGA
E IL NOSTRO SILENZIO "CAPITALE"


** IL PICCOLO TRAGHETTO CON A BORDO BAMBINI VENDUTI COME SCHIAVI
DA MERCANTI DI UOMINI.

 

DON'T CRY ARGENTINA **
 

DON'T CRY ARGENTINA
SUI TUOI AEREI PIENI DI URLA
SOPRA CORPI SCARAVENTATI NEL MARE
DAL CIELO CON I TUOI SCARPONI MILITARI
DON'T CRY ARGENTINA
CON LA COPPA DEL MONDO
INNALZATA DAI SORRISI ASSASSINI
DEI TUOI VIDELA
DON'T CRY ARGENTINA
SULLO SGUARDO DELLE MADRI
INTORNO A PIAZZA MAJOR
CON GLI OCCHI DI CORPI STRAZIATI
LE UNGHIE E LA LINGUA RECISE DELLA LIBERTA'
DONT' CRY ARGENTINA
SULLA NOTTE OMICIDA
DELLA TUA STORIA

** NEL 1978 MENTRE SI GIOCAVA LA COPPA DEL MONDO DI CALCIO
IL REGIME DI VIDELA NEL PIU' ASSOLUTO, OMERTOSO SILENZIO
GETTAVA IN MARE DA AEREI MILITARI, GIOVANI DISSIDENTI.
IL MONDO SI PROSTRAVA SOLAMENTE "AL DIO PALLONE"E ALLA COPPA DEL MONDO MACCHIATA DAL SANGUE INNOCENTE

 

 

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