" Farfalla
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Cuori di pietra
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"A TE “ |
" Musei di Storia " Addio cari musei Trascorsi son due mesi Ma ancor con voi restar vorrei Non sono un critico Non sono un artista Ma di voi solo grande amico Affreschi ,quadri e statuette Mute e silenziose compagnie Sempre sarete le predilette Ogni artista ed ogni autore Anche se a realizzar l'opera sua Ci son volute tante o poche ore Rimaner vorrebbe nella memoria Di color che son amanti della storia Che mai vorrebbero veder finita Anche la storia della propria vita. Marco (Estate 94 - usciere al museo arte contemporanea ) |
Stridore di gomme, cristalli in frantumi Lacerante il metallo contorto Ore notturne senza lumi. Paura, grida di terrore I soccorsi tardan ad arrivare Minuti passan che sembran ore Le sirene si sentono, non sono lontane Coraggio, resisti, non ci lasciare Un fievole gemito, un sottile respiro Ecco son giunti…continua a lottare Tutti son corsi al tuo capezzale Mamma, papà, amici e parenti Fratture e ferite ti fanno un gran male. Non vorremmo sentirti che ti lamenti Vorremmo esser tutti felici e contenti. Un giorno lontano pensando al passato Dettagli più piccoli avrai scordato Ma non potrai mai dimenticare Quello che molti ti volevano dare Esser vicino con amore e lealtà E il tuo pensiero va a mamma e papà! Marco49 (giugno 96)
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Soffri
ragazza Perché
onesto Amor
provasti Rimuginar Pensier Su
chi come Una
gazza Ruba
l’amor Lasciando
pensar invano Altro
non faccia Che
l’indiano. Marco49
(estate94)
L’amore
è come una
pallina da ping pong rimbalzante
sopra un tavolo verde
di speranze, più
delle volte respinto e…. lasciando
sempre un perdente! Marco49
(1993)
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Perché piangere, perché soffrire Se lei non ti vuol più amare, perché desiderare di morire Volgi il tuo sguardo al mare Il sole si stà levando È nato un altro giorno Ma come al tramonto muore Finisce un altro amore ! Marco (giov. 70)
O fiorellin di siepe All’ombra nato Povero fiorellin Sei sconosciuto Tu come l’amor mio Sei disprezzato Tu come l’amor mio Non sei veduto. Marco. (gioventù 70 ) |
Avrei voluto parlarti Del
cielo e della luna E
del mondo intero. Avrei
voluto parlarti Del
tramonto,di un ruscello E
di un grande sentiero. Avrei
voluto parlarti Della
gioia e delle bellezze Della
nostra vita. Avrei
voluto ma….. Non
hai udito E
sei andata via. Lasciandomi
solo Con
i miei sogni E
tanta nostalgia. Marco49
(1993) |
Tristezza il cuor mi opprime Pensar di provar dolor E poi finir come concime. Questa terra una volta amata Che con il sol Vedevo arsa e bruciata E rifiorir freschezza Nei giorni di pioggia Con fior di gran bellezza Maledetta è adesso Che sopra di te vedo ammucchiata. Continuar vorrei mio dolce Amor Stringerti teneramente e forte Ancora una volta sul mio cuor…. Ma non concesso Maledetta sia anche la morte! Marco49 (estate94)
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Nell’ombra
qualcuno sussurra, geme e si dispera. La
sua dolce amata non
c’è più, se n’è andata così
furtiva e silenziosa. In
un giorno di sole si
è dissolta nella limpida acqua lasciando
soltanto a ricordo di se un
piccolo fiore galleggiare. Dove
sei mio dolce Amore? Solo
il silenzio parla di te. In
quel fiore il tuo triste destino
mi è svelato, lo
stringo fortemente su di me lasciandomi
cadere nella gelida, limpida
acqua. Sul
fondo un giaciglio hai
già preparato. Mio
dolce Amore finalmente nel
silenzio con te.
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Meraviglioso
è Palazzo Vecchio A
dir il ver piace parecchio Con
maestosa sua imponenza Gentilmente ti da accoglienza visitar
le sale tu dovrai Per
apprezzar quel che vedrai Dal
Gran Salone dei Cinquecento Con
gli affreschi che son dentro Le
statuette e le pitture Senza
far troppe congetture Vedi
gli Dei Ercole e Giunone Per
poi tornare al Gran Salone E
quando la visita credi finita Vedi
agitar in aria braccia e dita È
il responsabile Signor S…ani Che
alcuni dicono allunghi anche le mani Ma
sono voci, lo si sa Mai
si saprà la verità Un
altro incontro poi farai Che
a sentir dubbi non avrai Dottoressa
si è candidata Ma
un’altra nomina gli è stata data Professoressa
Illustre Gran Cicerone Che
tutto sa della Dea Giunone E
degli affreschi del Vasari Che
oramai gli scritti son quasi rari Infin
ti dirà di non star senza Veder
le Grottesche del Faenza E
poi c’è Walter candidato anch’esso Secondo
cicerone, ma con annesso Salamelecchi
e gran riverenze Per
le donzelle che visitan Firenze Se
poi la visita vorrai così finire Attendi
i rintocchi del mezzo dì udire E
ricordati che io che qui son nato Soltanto
adesso che in sito ho lavorato Posso
apprezzar con grande stima e simpatia Tutto ciò che rappresenta “
Palazzo della Signoria “. Marco49
(estate 94) |
Calpesta il cavallo Il grande selciato Color del corallo. Il tempo è scaduto L’ora ormai viene In cui tutto il passato Bollir nelle vene Ti fa ricordare Soffrir non conviene Non tutto è perduto Lenisci le pene. Marco49 (estate 94)
Sottil
pensiero sotto
il candido vestito
un po’ sparviero vaga
la mente e
il cuor sincero. Conquistar
vorrebbero simil
maniero forzar
la serratura non
è permesso e
visitar così non
è concesso. Rimandar
conviene ad
altro dì avventura quando
più non ci sarà armatura. Marco49
(estate 94)
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Perché vuoi cambiare E come il marmo Fredda diventare? Perché ascoltar coloro Che con lusinghe Preziosa come l’oro Scintillante e giallo Ti voglion far sembrare? Rimani così come sei Trasparente e fragile Ma pura come il cristallo! Marco49 (estate 86)
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Il rosso color Della falce e martello Pesante è a color Simil fardello Che continuar Voglion portare Senza lasciar Altri pensare Che come gli eventi Andranno a finire Felici o dolenti Potran si ruggire Ma ormai senza denti! Marco49(
estate 94) Poesia
dedicata ad una persona che nonostante le traversie passate dal Partito in
cui crede vivamente, rimane fedele a l’ideale iniziale. L’autore
essendo apolitico e neutrale, con questi versi non ha voluto mostrare
mancanza di rispetto ma solo segnare un passo della Storia.
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Un sussulto, un grido di paura e nella notte il tuo risveglio. Nel silenzio qualcuno guarda e dolcemente carezza i tuoi lunghi capelli agitati come mossi da un vento impetuoso. Mentre un brivido freddo attraversa il tuo caldo corpo coperto solo da un sottile velo. Invano tendi la mano Implorando aiuto, ma sola rimani piangendo nel buio della notte. Domani, soltanto domani saprai che è stato un brutto sogno. Brutto anche per me che….. solo con la mia mente ero vicino a te Marco49
(autunno 86).
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Ferito, amareggiato In questo mondo antico Solo sotto il sole Mi sono ritrovato E senza un filo Di speranza muore Solo senza nessuno Il mio povero cuore. Marco ( gioventù 70 )
Tendesti la trappola come la tela di un ragno ove caddi, come vittima inerme. Così fu amara per
me la sorte. Senza pietà mi trattasti come un lurido verme tanto da desiderar la Morte ! Marco.(2002)
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