Amore intenso | "Donna" | Papà | Bambola | ||
“ Raggio di sole “ | “ Morte “ | "Ricordati di me " | "Fame" | “ Dolore” | “ Odio “ |
Che
vedevi ogni giorno cambiare
la
scena della vita
rimanendo
deluso
non
vedendo via d’uscita
una
speranza di salvezza
per
una vita diversa
felice,
piena di
sogni
e di realtà
della
tua giovinezza.
Uomo
solo, che lotti
contro
le pieghe della vita
che
hanno segnato il tuo volto.
Uomo
che aspetti solo
il
momento per farla finita.
Non
hai ceduto all’inganno
ed
hai rasentato la pazzia.
Adesso
sei lì, da solo
che
fissi quel vuoto
che
nulla da e nulla tiene.
Vorresti
ricominciare,
riprovare
una nuova vita.
Vivendo
solo adesso
nella
tua debolezza,
la
tua fragilità.
Piangi
nella tristezza
della
tua solitudine,
non
hai più quel coraggio
che
ti faceva un eroe.
Ora
sei tu che devi essere salvato
Uomo
solo, oramai sei dimenticato.
Volando
di fiore in fiore
leggiadra
come una farfalla
in
cerca dell'immenso Amore
cadesti
oramai sfinita sulla mia spalla.
Fiore
stupendo e mascolino
amandoti
così con gran passione
volli
tenerti nel mio giardino
facendo
di me un grande Adone.
La
leggera brezza di un mattino
ti
liberò dal tuo torpore
facendoti
volare sul Biancospino
tuo
grande ammiratore.
Triste,
ferito e abbandonato
attendo
il mio destino
rimanendo
solo e amareggiato
ma
sempre un bellissimo.........
Giglio
Fiorentino.
Voleva
la mia mente
ma
il cuor si rifiutava.
Lottavo
con me stesso
cercando
di soffocar
con
orgoglio intenso
Amor
che a tuo sostegno
il
cuor mi procurava.
Soffrivo
pensando al giorno
in
cui ti avrei incontrato.
Vedendomi
avresti maledetto
il
giorno tanto aspettato.
Maledetto
Amor, amor intenso
Amor
violato.
Marco49.(Luglio2002)
Donna, vorrei morir
ma confortato
dall'onesto tuo amor.
Sentirmi per una
sola volta amato
senza provarne rossor.
Donarti quel pò che resta
della mia gioventù
sovra l'omero tuo
posar la testa
e non destarmi più.
Marco49.(Giugno2002)
Quante
notti insonni
ti
ho fatto passare
perché
crescendo,
pensieri
ti davo
e
non riuscivi a dormire.
Quante
preoccupazioni
ti
ho date
per
la scuola, gli amici
per
qualcosa che tu
non
riuscivi a capire.
Quante
volte ti ho risposto
trattandoti
male
perché
già donna
non
ti volevo più udire.
Quante
volte?
non
ti ho detto
ti
voglio bene papà
apprezzando
i tuoi sacrifici,
la
tua protezione.
Solo
adesso che
anche
io ho un figlio
riesco
a dirti grazie,
ti
voglio bene,
ancora
una volta,
perdonami
papà!
Quel
mattino di sole
Gelido
d'inverno
Vidi
il tuo dolce sorriso
Rivolto
al ciel sereno
Sotto
il ponte di Rio Freddo
Immobile
nell'acqua
Rimanesti
per giorni e giorni
Ed
ogni volta che passavo
Ricambiando
al tuo sorriso
Pensavo
al tuo passato
Ricco
o povero che esso sia stato
Molte
volte mi sono chiesto
Chi
e perché
Ti
ha abbandonato?
E
con la fantasia
Della
mia mente
Cercavo
di dare una ragione
A
tal simile gesto
Insolito
e funesto
Nel
tuo viso ormai pallido
Brillano
i tuoi occhi
Riflettendo
il color
Dell'azzurro
cielo
E
i tuoi capelli
Lunghi
castani e belli
Ondeggianti
nell'acqua
Si
muovano come fuscelli
Il
vestito marrone
Con
guarnizioni intorno
Che
ancora hai indosso
E?
triste vederti così nel fosso
Come
poter cambiare
Quel
tuo tragico destino?
In
un giorno di pioggia
Volgendo
lo sguardo
Al
tuo dolce sorriso
Eri
per incanto svanita
Felice
pensai che qualcuno
Ti
aveva finalmente salvata
Donandoti
amore e calore
Facendoti
sentir ancora
Per
una volta amata.
Ma
tragico e diverso
Fu
il tuo destino
Di
un torrente in piena
Chissà
dove ti avrà portata.
Un
raggio di sole
solo
un raggio di sole
che
illumini il cammino
delle
mie immense paure.
Paura
di amare
e
di non essere amato.
Paura
di vedere, udire
e
non capire.
Paura
della notte,
del
buio delle tenebre
e
non sapere dove andare.
Paura
della vita, della morte,
che
sia tenera e dolce
e
che tardi ad arrivare.
Un
raggio di sole,
chiedo
solo un raggio di sole
che illumini il mio cammino.
Cancellerò
quel tuo sorriso
dal
volto così bianco e vitreo.
Cancellerò
quel tuo sguardo attraente
dal
quale non è possibile sfuggire.
Trapasserò
il tuo cuore
con
il mio odio
come
una spada affilata.
Non
avrò pace finché
non
vedrò esalar
l’ultimo
tuo respiro.
Piangerò
lacrime di gioia
sapendo
che oramai tutto è finito.
Ti
accompagnerò nel tuo lungo viaggio
ripensando
all’amor che mi hai rubato
estirpando
in me l’unica gioia della vita.
" Ricordati di me "
Domani non ci sarò più.
Solo un ricordo, il silenzio,
un?ombra che sfugge
alle tue tenere labbra.
Dolce mio Amore,
vorrei rimanerti ancora vicino,
e come quel tiepido sole d?inverno
donarti tutto il mio calore.
Tu giovane cerbiatta
ancora piena di vita.
Sul candido tuo seno
inebriandomi d?amore
mi ritrovavo in estasi
nel mio passato di bambino.
Felici guardavamo il cielo,
fra le mille stelle,
nella candida luna
riaffioravano in noi
teneri ricordi di anni
vissuti felicemente insieme.
Ignari del nostro futuro
che un tempestoso vento di guerra
mi avrebbe allontanato da te.
Domani non ci sarò più.
Ricordati di me!
Come
è brutta la fame!
Sentire
quei morsi
atroci
che ti dilaniano,
non
lasciandoti tregua.
Peggiore
di una guerra.
Non esiste rifugio.
Vedere un bambino
che
con le lacrime
ti
implora un pezzo di pane,
vorresti
darli qualcosa... di te,
per
non farlo soffrire.
Maledici
quei giorni
di
guerra, di carestia,
vorresti sparire
per
non vedere, per non udire
quei piccoli lentamente morire.
E
continui a maledire perchè
ti
senti impotente in un mondo
pieno
di ricchezze
odio
e tanto egoismo.
Avevo
un’amica
Tristezza
era il suo nome.
Camminavamo
per lunghi tragitti
uniti
insieme dall’amarezza,
nel
percorso della vita.
Vivevamo
l’uno per l’altra,
la
nostra amicizia era vera,
la
nostra amicizia era sincera.
Un
giorno di primavera
tutto
finì tragicamente,
conobbe
colui che le donò l’Amore.
Finì
così la sua tristezza
Felicità
si chiamò per sempre.
Nell’odio
del mio dolore
mi
sono ucciso.
Per
lasciar eternamente posto
alla Felicità e all’Amore.
Odio
l’infamia
Odio
il dolore
Odio
il pensiero
Odio
colei che mi tradì
Odio
il dolore dell’infamia
Odio
il pensiero dei perché
Odio
tutto ciò che non è Amore
Odio
quel muro graffiato
Odio
il muro che non ha ceduto
Odio
le uniche mie compagnie
Odio la Tristezza e la Solitudine
La proprietà letteraria è dell'autore. Ogni riproduzione è vietata.