RICORDO… Ricordo le montagne imponenti che incorniciavano le vedute, scendevano dolci ai campi ridenti lì come tante anime perdute, all'orizzonte tra l'aria limpida s'intravedevano i tetti rossi sospirando un'emozione candida come gli sconfinati mari mossi, le acque la vallata riempivano creando uno scrigno di smeraldi e la folta vegetazione nutrivano, ancor oggi ritorna alla mente pensiero che si perde nell'infinito ma che non scompare eternamente.
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ANCORA PIU’ GIU’ Giù per le scale scendi mia Venere velata, tra le case bianche con le rampicanti che le colorano con i piedi nudi nei piccoli giardini angoli di paradiso, l’aria fresca che ti avvolge cattura i profumi sensuali dei fiori, i colori di questa terra baciata dal sole e impreziosita del lavoro della sua gente vestono il tuo corpo che si muove come in una danza accattivante, scendi ancora più giù a salutare i pescatori che all’alba danno il benvenuto al nuovo giorno, fai scivolare lentamente il velo che copre il tuo corpo e ancora più giù a risplendere folgorata da un raggio di sole nelle acque limpide, ad immergerti nelle profondità profondità che non ti fanno paura complici del tuo mistero solare.
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NESSUNO LO RICORDERÀ Lì c’è un barbone, quando morirà nessuno lo ricorderà, il suo corpo si scioglierà privo del profumo di un fiore, vive sul margine di un marciapiede indifferente di giorno solitario di notte, nessuno lo ricorderà perché nessuno lo ha amato. |
RIFLETTERE Dal tuo quadro quotidiano dipinto frettolosamente dove i colori sono sempre gli stessi ritaglia un pezzo di tela su cui riportare i tuoi pensieri, rifletti e medita, fa ' tesoro dei mille colori che la natura ti offre ed ogni giorno creerai un quadro sempre nuovo.
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