Rosalba Pelle 1-2
MIO PADRE E ' MORTO | CIAO PAPA' | OBSTINADAMENTE | ME BESAS EL ALMA | COMO DOS CUERDAS | TI CERCO | UTOPIA |
NOSTALGIA | ANCORA NON CÈ CREPUSCOLO | TERRA MIA | ESPACIO CERRADO |
ME BESAS EL ALMA
  al di là.
Malinconia perche dio se ne è andato al primo mondo.
Nostalgia delle incantevole ombre del Consolino, del fascino dei prati, del mare così azzurro che ci fa andare in fondo.
TERRA MIA
Terra mia, tu che da lungo ascolti il grido di sofferenza di tuoi figli dall’altra parte del oceano.
Tu che vedi occhi stanchi, corpi vuoti di pane e di carezze in questo sud così tanto sud.
Tu promettevi la fame lei prometteva il paradiso in terra, ma... siamo rimasti soli.
Nudi e soli su questa terra devastata così ferita.
Terra mia, tu che fai dell’amore un esercito d’amore senza frontiere: siamo addolorate.
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UTOPIA
Sappiamo in questi giorni che i nostri dirigenti si occupano soltanto di fatti suoi. Per noi la fame. Ossessivi, con passione cerchiamo qualche luce...
Ma oggi qualche luce è una utopia.
Ha sul viso l’impronta del dovere.
Un ago impercettibile sanguinia sotto le dita.
Faticoso il passo scende da valle a monte da monte a valle corre di cuore in cuare cade si leva ancora poi si sofferma silenziosamente a rallentar l’affanno.
Ombre incubi fantasmi sono il motore della sua forza.
cade si leva ancora, non cè crepuscolo per suo fiero palpito.
ESPACIO CERRADO
No hay huracán en estas islas, hay viento indeciso de montaña, algo residual que va de la naturaleza a la ciudad de piedras y escondites.
A golpezazos de tinieblas detrás de los barrancos hay antepechos arrasados, osaturas, historias de amor, historias mudas. En los oscuros remolinos resuena el tiempo de lejanos puertos que quedaron sin Homeros, sin Penélopes ni Plutarcos, sin visitas inmigrantes, sin velas ni partidas...
Aún caen las hojas del otoño y cavan luto las metrallas, ganan espacio, lo reducen todo donde tu estás, y yo también, acorralados.
(Edición 1987)
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MIO
PADRE E MORTO
Avrei
voluto che
tu fossi stato con
me durante tutto
il cammino della vita, che
non mi avessero tolto le
tue carezze. Nessun
mormorio vicino supplicando
Dio. Mare
nel tuo sguardo, indimenticabile
passato nel
tuo mare. Le
mani già non battono, le
labbra hanno il
loro
ultimo mormorio. Oggi
la neve cade
triste in Italia, cade
triste nel mio cuore. Oggi
ho dovuto preparare la
sua salma. Domenica
di febbraio nel
inferno argentino, lei
non piange. L’albero
della tua vita si
è fatto muto. Vedo
solo tua ombra sulla
sabbia, un’orma
di grande pelle su
di me.
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CIAO
PAPA'
Nella
azzurra immensità stellata le
sue pupille
sono spente sotto
il cielo. Un
bacio attraversò i
suoi mari mescolato
con tante lacrime
amare. Nove
febbraio nel tramonto il
suo ultimo sospiro I
suoi
occhi guardarono a
lungo volendo
scappare da quel luogo, e
perfino si sono chiusi fuggendo
verso l’infinito. Rosalba Pelle Mancuso , Febbraio 2003, Argentina
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OBSTINADAMENTE
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