Marco Esposito Albini1-2
11
Settembre 2001 e ... triste
è il presagio
|
Ciò che mi detta l’animo
nel tempo oltre lo spazio
io non esisto
non sono più ciò che sono
sono cieco
ma vedo luce
sono sordo
odo battere il cuore
non sono più dove sono
mi rivedo
su un foglio di carta
|
Vivi l’attimo ovunque tu sia chiudi gli occhi Medita ascolta odora il tuo presente Fugge ora nel passato prossimo
|
Mio dolce verso dipingerti con parole che ancor non conosco Luce ti attraversi ti faccia brillare emozioni devi portare Mente e cuore devi aprire ti possan capire Verso la luce devi portare l’amore nel buio irradiare Con un sorriso far sorridere con un cenno far capire ciò che sento ciò che provo
|
Ricordi di una notte in campagna Affacciato su di un balcone a scrutare odo i grilli cantare Serena è la notte Profumi mi assalgono improvvisi profumi di un passato lontano del latte appena munto del fieno accumulato In lontananza strane urla grida o versi uccelli o diavoli Sulla collina l’abbaiare di cani il tintinnare di campanelle vagiti di un bimbo annunciano il giorno ormai alle porte
|
Stati in metamorfosi sequestrano i miei sensi nel colore nella forma non vi è distinzione Tutto è tutto I miei pensieri si affollano io chi Cosa sono?
|
Lontano ne sento le urla s’affanna soffiando L’anima sua m’avvolge spinge preme me contro In piedi mi ostento d’innanzi forza di occulta natura col senno di un pazzo ostacoli più non conosce Dall’alto mi guarda il suo occhio mi appare sapiente giudica l’avvenire a me prossimo
|
A dense catinelle cadono aculei si fanno cerchi sulla terra rigettando Cupo è il cielo serene le mie membra il mio animo tace Terra è la mia mente acqua i miei pensieri cadendo si dissolvono nel cerchio della vita
|
Chiudere gli occhi sognare ascoltare il proprio cuore pulsante sentirlo vivo Parlagli ti udirà cieco ti seguirà nelle tenebre dell’animo tuo Luce da fioca diverrà grande diverrà amore tuo consapevole destino
|
D’esser vento spirando dalla foresta leggiadro lieviterei innalzandomi senza meta solcando cieli oceani cime silenti tramonti dolci pollini spargendo con spruzzi infranti da scogli emersi profumi di pane crescerei in affamati pensieri di stomaco
|
Flautati sensi spumeggiano visioni vivaci onde s’alzano spettri esplodendo scintillano sfumature sgargianti percezioni Infrangono trafiggono la carne l’io cuore dell’animo Urla soffocano affiorando dal senno dell’essere alla ragione d’esistere
|
Oh mio grande albero! Oh mio grande destino! Lascia che m’appoggi a te in questo giorno di metamorfosi le mie stanche gambe non mi sorreggono più da sole la sera sta per calare ma la brezza autunnale farà cadere su di me i tuoi colori che le stelle faranno brillare come dei fiori in questa notte più serena mi riscalderanno il cuore |
Orecchi sussurri aliti vento non credo Ma sento voci evocantici umidi piangendo odori di pace
|
Una donna santa Il suo cuore palpiti di azioni belle L’amore sia in persona l’amare sia nelle gesta una donna vera Donna nell’anima donna in cuore nutra i figli ami il suo focolare faccia di me parte intera nella sacra famiglia
|
Nella tua trama l’animo mio cadde Oscura ninfa sensuale persuasione metafisica sfinite passioni nei placidi tuoi occhi nell’arrogante tua bocca buia cercavi brame sfinito riposai Schiusi gli occhi crudele chimera cercare nel buio la luce me dentro persa nell’infido saccheggio
|
Assonanze dissonanze parole disegni nell’animo Scrivono ciò che sento voglio sono Chi non sono sono Il cuore sussurra parla grida La mente ascolta tace La mano dirige i miei pensieri impavidi corrono intrepidi affermano valzer d’inchiostri impregnati in sfumature tenui audaci vere melodie dipinte in consonanze |
L’anima perenne giace riposa rugosa stanca l’umida nera nell’ombra piega aliti odori impregna aracnidi fili sigilli
|
Oh mia Venere! Tu che con i tuoi occhi irradi la terra illumini la notte di mille e ancor mille colori Tu portatrice di gioia intense emozioni Fa che del tuo amore mi possa nutrire Fa che il mio amor per te sia eterno
|
Passeggiavo e ti vidi Me vidi te vidi me vidi Vidi te specchi come occhi iridi riflettevano proprie Implodente squillante il mio cuore fermò un istante palpebre chiusi subito rialzai mute le tue spalle s’allontanavano
|
Troppe volte in mani fredde insensibili il mio cuore offrii Sofferenti tremiti nel dolore beneficiare l’infelice compenso d’una pietra restituita
|
Improvvisi bagliori scandiscono il cielo di luci bluastre disegni s’intersecano violenti colpi di cannone vetrine in frantumi la terra tremante… vibra dal silenzio un applauso un applauso sentito e incessante che batte la terra in una notte d’Estate
|
Tu essere invisibile che ti aggiri nella notte nelle nostre case nei nostri cuori Tu che ti aggrappi con forza alle nostre inquietudini e manipoli con astuzia la nostra fantasia Tu impulso omicida e irrazionale ora per quanto ti possa temere non temerò mai me stesso ne la mia verità |
In ceste colme un succoso rimestare Gocce s’aprono bianche nere mutano d’ombre Acri crisalidi odori e_brezze invasano l’aria
|
Liberi di essere amare pensare Ogni essere Ipocrita cuore giocato prigione della fede Paurose speranze affiorano scintille pulsanti illuminano deboli tratti di vita la nostra inconsapevole libertà
|
Nell’impegno tuo divino aggrappasti la forza con l’impeto tuo dentro Ora aiuti sofferenze a te care sentite provate Strade di luce percorri nostalgica speranza l’essenza autostima tuo prodigio
|
Dalla
porta della sorte l’anima
mia a
te Dio
affidò Nel
tuo grembo sfamato nutrito protetto
dal calore tuo dentro Solo
non ero l’amore
tuo avevo E
luce fu fievole
entrò argentea
speranza curioso cercarne
la fonte nello
scivoloso percorso il
nuovo mondo mi apparve Stretto
nel freddo paura
io ebbi con
forza gridai Ti
riconobbi fra mille l’amore
tuo riprese
a scaldarmi
|
Un sorriso uno sguardo una parola l’animo tuo l’etereo tuo spirito Ti osservo e ti sento mia ti ascolto e ti sento mia Grovigli di emozioni sciogli libero di amare alla tua pari
|
Il profeta della musica entra in scena folla di folli in delirio cuori gonfiati dall’ego sangue in extasy mescola energia movimento vaneggianti corpi giocati inghiottiti nel delirio profondo discepoli della morte totale
|
Assordante quanto il rumore all’improvviso si scatena irrombando nella mente Nasce il pensiero
|
Nel silenzio di una notte un curioso sentire Mormorii silenti vibranti sospiri attonito udii frusciare Dal balcone una luce fievole entrava serena Meravigliato nell’affacciarmi scorsi anime bianche scendere in distese di luce giacevano brillanti stelle Nel tacere del mio animo nubi sbriciolavano lacrime di pace messaggere di un pianto del Gesù oramai nato |
Al primo rintocco sono nato abbracciato con forza dalla vita sono cresciuto ho lavorato ho amato ho pianto riso tutto quanto potuto attendendo con serenità l’ultimo rintocco
|
Dall’intro/sistole all’estro/diastole a-ritmi-e danze Egocentrici fiotti rossi sgargianti ambiziosi esibiscono ardite melodie d’amore presuntuose percussioni d’odio Dalle campane dell’anima al tamburello dello spirito sfavillanti battiti fievoli s’arrestano
|
All’orizzonte atolli mutano spumeggiando nella forma Pensieri sfumano nel colore nel mio animo Draghi e cavalieri si affrontano scintillando Spade riflettono urla si odono forze opposte si battono Luna e Sole assistono spettatori di una farsa bizzarria di un sogno
|
Sguardi indiscreti s’intersecano occhi e-motivi s’incrociano io e tu segnali confusi un apri/chiudi costante finalmente un sorriso io mi alzo lei se ne va
|
IMPETO |
VECCHIO DIARIO |
A te,
che sazi il mio cuore ...
Sono stanco e provato
da un lungo cammino
ma con gioia ti guardo
mia amante
mia donna
sublime mio amore
Adesso son certo
esisti davvero
mio sogno
mio canto
sussurro di voce ...
Tuo scudo sarò
tuo manto sarò
TUO E SINCERO,
Marco
|
Oh,
... Desiderio mio !
Io
ti canto
perchè ella t'ascolti
e mi brami
e mi voglia, mi pensi
si dia a me
con tutta se stessa
Oh, ... Desiderio mio !
Io ti canto
perchè giunga l'ora
che io mi possa
saziar di lei
Nel suo spirito
nel suo corpo
dalle sue coppe
con lei
vorrei brindare
e le sue labbra vorrei baciare
Per strapparle ...
... Amore,
... Amore,
... Amore !
|
Solare è il tuo soffio ch'erge l'onda nel verbo dell'Eros Idilliaco sigillo di fuoco è il tuo canto Soave è il muto silenzio
|
Sei
il delta che disseta l'aride
mie labbra Fresca
di parole, ...amare sei
il fiume che m'invade che
gli argini rompe che
mi fa morire !
|