Marco Esposito Albini1-2

11 Settembre 2001 Scrivo Soffermati adesso Vorrei … Ricordi di una notte in campagna Natura Il ciclone Piove Guardarsi dentro  Sognare
Emozioni L’Autunno Secretum (1999-_000) Annuncio matrimoniale Stupro Dlin – Dlon  Natura morta Dedicata Favilla Amore cieco
Temporale d’Estate Paura Aromi autunnali Noi (Autocritica) Un miracolo di nome Sandra Mamma Sei bella "Stupefacente" Silenzio 25 Dicembre
L’ora della morte Cuorale forte Nubi Occhi (Mancata empatia) IMPETO  VECCHIO DIARIO Gabry (1) Gabry (2) Sabrina Sabrina

11 Settembre 2001

Cadono nere colombe sull'eden

Gridano infuocati draghi morenti

e ...

triste è il presagio

Il cavaliere dell'odio


non conosce sconfitta


si avvale di grandi parole


illumina il cielo di morte

Santa è la guerra !

Scrivo

                        Ciò che mi detta l’animo

                        nel tempo oltre lo spazio

                        io non esisto

                        non sono più ciò che sono

                        sono cieco

                        ma vedo luce

                        sono sordo

                        odo battere il cuore

                        non sono più dove sono

                        mi rivedo

                        su un foglio di carta

 

Soffermati adesso

 

Vivi l’attimo

ovunque tu sia

chiudi gli occhi

 

Medita

ascolta

odora il tuo presente

 

Fugge ora

nel passato prossimo

 

Vorrei …

 

Mio dolce verso

dipingerti con parole

che ancor non conosco

 

Luce ti attraversi

ti faccia brillare

emozioni devi portare

 

Mente e cuore

devi aprire

ti possan capire

 

Verso la luce

devi portare

l’amore

nel buio irradiare

 

Con un sorriso

far sorridere

con un cenno

far capire

ciò che sento

ciò che provo

 

Ricordi di una notte in campagna

 

Affacciato su di un balcone a scrutare

odo i grilli cantare

 Serena è la notte

Profumi mi assalgono improvvisi

profumi di un passato lontano

del latte appena munto

del fieno accumulato

 In lontananza strane urla

grida o versi

uccelli o diavoli

Sulla collina l’abbaiare di cani

il tintinnare di campanelle

vagiti di un bimbo

annunciano il giorno

ormai alle porte

 

Natura

 

Stati in metamorfosi

sequestrano i miei sensi

nel colore

nella forma

non vi è distinzione

 

Tutto è tutto

 

I miei pensieri si affollano

io

chi

 

Cosa sono?

 

Torna su

Il ciclone

 

Lontano

ne sento le urla

s’affanna soffiando

 

L’anima sua m’avvolge

spinge

 preme me contro

 

In piedi mi ostento d’innanzi

forza di occulta natura

col senno di un pazzo

ostacoli più non conosce

 

Dall’alto mi guarda

il suo occhio mi appare

sapiente giudica

l’avvenire a me prossimo

 

Piove

  

A dense catinelle cadono

aculei si fanno cerchi

sulla terra rigettando

 

Cupo è il cielo

serene le mie membra

il mio animo tace

 

Terra è la mia mente

acqua i miei pensieri

cadendo si dissolvono

nel cerchio della vita

 

 

Guardarsi dentro

 

Chiudere gli occhi

sognare

ascoltare

il proprio cuore

pulsante

sentirlo vivo

Parlagli

ti udirà

cieco

ti seguirà

nelle tenebre dell’animo tuo

 

Luce

da fioca

diverrà grande

diverrà amore

tuo consapevole destino

 

Sognare

  

D’esser vento

spirando dalla foresta

leggiadro lieviterei

innalzandomi senza meta

solcando cieli oceani

cime silenti tramonti

dolci pollini spargendo

con spruzzi infranti

da scogli emersi

profumi di pane crescerei

in affamati

pensieri di stomaco

 

 

Emozioni

 Flautati sensi spumeggiano visioni

vivaci onde s’alzano spettri

esplodendo scintillano

sfumature

sgargianti percezioni

Infrangono

trafiggono la carne

l’io cuore dell’animo

 Urla soffocano affiorando

dal senno dell’essere

alla ragione d’esistere

 

 

L’Autunno

Oh mio grande albero!

Oh mio grande destino!

Lascia che m’appoggi  a te

in questo giorno di metamorfosi

le mie stanche gambe

non mi sorreggono più da sole

la sera sta per calare

ma la brezza autunnale

farà cadere su di me

i tuoi colori

che le stelle faranno brillare

come dei fiori

in questa notte più serena

mi riscalderanno il cuore

Torna  su

Secretum (1999-_000)

  

Orecchi sussurri

aliti

vento

non credo

 Ma sento

voci evocantici

umidi piangendo

odori di pace

 

Annuncio matrimoniale

 

Una donna santa

 Il suo cuore palpiti

di azioni belle

 L’amore sia in persona

l’amare sia nelle gesta

una donna vera

 Donna nell’anima

donna in cuore

nutra i figli

ami il suo focolare

faccia di me parte intera

nella sacra famiglia

 

 

Stupro

 

 Nella tua trama

l’animo mio

cadde

 Oscura ninfa

sensuale persuasione metafisica

sfinite passioni

nei placidi tuoi occhi

nell’arrogante tua bocca

buia cercavi brame

sfinito riposai

 Schiusi gli occhi

crudele chimera cercare

nel buio la luce

me

dentro persa

nell’infido saccheggio

 

 

Dlin – Dlon

 

Assonanze

dissonanze

 parole

disegni nell’animo

Scrivono ciò che sento

voglio

 sono

Chi non sono

sono

 Il cuore sussurra

parla

grida

 La mente ascolta

tace

 La mano dirige

i miei pensieri

impavidi corrono

intrepidi affermano

valzer d’inchiostri

impregnati

in sfumature tenui

audaci

vere

melodie dipinte

in consonanze

Natura morta

 

 

L’anima perenne giace

riposa rugosa

stanca

l’umida nera

nell’ombra piega

aliti

odori impregna

aracnidi fili sigilli

 

 

Dedicata

Oh mia Venere!

 Tu

che con i tuoi occhi

irradi la terra

illumini la notte

di mille e ancor mille colori

Tu

portatrice di gioia

intense emozioni

 Fa che del tuo amore

mi possa nutrire

 Fa che il mio amor per te

sia eterno

 

 

Favilla

 

Passeggiavo

e ti vidi

Me vidi

te vidi

me vidi

 Vidi te

specchi come occhi

iridi riflettevano proprie

 Implodente

squillante

il mio cuore

fermò

un istante

palpebre chiusi

subito rialzai

mute le tue spalle

s’allontanavano

 

Amore cieco

 

 

Troppe volte

in mani fredde

insensibili

il mio cuore offrii

 

Sofferenti tremiti

nel dolore beneficiare

l’infelice compenso

d’una pietra restituita

 

Temporale d’Estate

  

Improvvisi bagliori

scandiscono il cielo di luci bluastre

disegni s’intersecano violenti

colpi di cannone

vetrine in frantumi

la terra tremante…  vibra

dal silenzio un applauso

un applauso sentito e incessante

che batte la terra

in una notte d’Estate

 

Paura

 Tu

essere invisibile

che ti aggiri nella notte

nelle nostre case

nei nostri cuori

 Tu

che ti aggrappi con forza

alle nostre inquietudini

e manipoli con astuzia

la nostra fantasia

 Tu

impulso omicida e irrazionale

ora per quanto ti possa temere

non temerò mai me stesso

ne

la mia verità

Torna su

Aromi autunnali

 

In ceste colme

un succoso rimestare

 Gocce s’aprono bianche

nere mutano d’ombre

Acri crisalidi odori

e_brezze

invasano l’aria

 

 

Noi (Autocritica)

  Liberi di essere

amare

pensare

 Ogni essere

 Ipocrita cuore giocato

prigione della fede

 Paurose speranze affiorano

scintille pulsanti

illuminano

deboli tratti di vita

la nostra

inconsapevole libertà

 

 

Un miracolo di nome Sandra

 

Nell’impegno tuo divino

aggrappasti la forza

con l’impeto tuo dentro

 Ora

aiuti sofferenze a te care

sentite

provate

 Strade di luce percorri

nostalgica speranza

l’essenza

autostima tuo prodigio

 

 

Mamma

  

Dalla porta della sorte

l’anima mia

a te

Dio affidò

 Nel tuo grembo

sfamato

nutrito

protetto dal calore tuo dentro

Solo non ero

l’amore tuo avevo

 E luce fu

fievole entrò

argentea speranza

curioso

cercarne la fonte

nello scivoloso percorso

il nuovo mondo mi apparve

 Stretto nel freddo

paura io ebbi

con forza gridai

 Ti riconobbi fra mille

l’amore tuo

riprese a scaldarmi

 

Sei bella

 

Un sorriso

uno sguardo

una parola

l’animo tuo

l’etereo tuo spirito

 

Ti osservo e ti sento mia

ti ascolto e ti sento mia

 

Grovigli di emozioni sciogli

libero di amare

alla tua pari

 

"Stupefacente"

  

Il profeta della musica entra in scena

folla di folli in delirio

cuori gonfiati dall’ego

sangue in extasy mescola

energia

movimento

vaneggianti corpi giocati

inghiottiti nel delirio profondo

discepoli

della morte totale

 

 

Silenzio

  

Assordante quanto il rumore

all’improvviso si scatena

irrombando nella mente

 

 

Nasce il pensiero

 

25 Dicembre

  

Nel silenzio di una notte

un curioso sentire

 Mormorii silenti

vibranti sospiri

attonito udii frusciare

 Dal balcone

una luce

fievole

entrava serena

Meravigliato nell’affacciarmi

scorsi

anime bianche scendere

in distese di luce

giacevano brillanti stelle

 

Nel tacere del mio animo

nubi sbriciolavano

lacrime di pace

messaggere di un pianto

del Gesù oramai nato

 Torna su

L’ora della morte

  

Al primo rintocco sono nato

abbracciato con forza dalla vita

sono cresciuto

ho lavorato

ho amato

ho pianto

riso

tutto

quanto potuto

attendendo con serenità

l’ultimo rintocco

 

Cuorale forte

 

Dall’intro/sistole

all’estro/diastole

a-ritmi-e danze

 Egocentrici fiotti

rossi sgargianti

ambiziosi esibiscono

ardite melodie d’amore

presuntuose percussioni d’odio

Dalle campane dell’anima

al tamburello dello spirito

sfavillanti battiti

fievoli s’arrestano

 

Nubi

  

All’orizzonte atolli mutano

spumeggiando nella forma

 Pensieri sfumano nel colore

nel mio animo

 Draghi e cavalieri

si affrontano scintillando

 Spade riflettono

urla si odono

forze opposte si battono

Luna e Sole assistono

spettatori di una farsa

bizzarria di un sogno

 

Occhi (Mancata empatia)

 

 

Sguardi indiscreti s’intersecano

occhi e-motivi s’incrociano

io e tu

segnali confusi

un apri/chiudi costante

finalmente un sorriso

io mi alzo

lei se ne va

 

 

 

IMPETO 


Deciso frustai
nel filo
d'uno specchio
d'un l'ago l'esca

Dissi
l'amo e
ti presi

Dall'albero diramato vitale
ti colsi
strappando


Una pesca

VECCHIO DIARIO 


Nell'umida polvere
pensieri affogati
raccolti e schiacciati
in rime compresse

Pensati momenti
diretti da un lapis
nei goffi
sputati e derisi
fugaci illusori

Spogliando nell'oggi
nei fogli appassiti
dal tempo di morte

Rivivere ancora
le nitide gioie
oppresse realtà

Nell'ingorda, tristezza felice
l'affannoso tuffarsi
inghiottito
mio cosmo passato
riemerso, salvato


Torna su

Gabry (1)

    

       A te,

         che sazi il mio cuore ...

 

         Sono stanco e provato

         da un lungo cammino

         ma con gioia ti guardo

         mia amante

         mia donna

         sublime mio amore

 

         Adesso son certo

         esisti davvero

         mio sogno

         mio canto

         sussurro di voce ...

 

         Tuo scudo sarò

         tuo manto sarò

 

         TUO E SINCERO,

         Marco

 

 

Gabry (2)

   

                Oh, ... Desiderio mio !

         Io ti canto

         perchè ella t'ascolti

         e mi brami

         e mi voglia, mi pensi

         si dia a me

         con tutta se stessa

 

         Oh, ... Desiderio mio !

         Io ti canto

         perchè giunga l'ora

         che io mi possa

         saziar di lei

 

         Nel suo spirito

         nel suo corpo

         dalle sue coppe

         con lei

         vorrei brindare

         e le sue labbra vorrei baciare

 

         Per strapparle ...

 

         ... Amore,

          ... Amore,

           ... Amore !

 

 

Sabrina

 Solare è il tuo soffio

ch'erge l'onda

nel verbo dell'Eros

 

Idilliaco

sigillo di fuoco

è il tuo canto

 

 Soave

è il muto

silenzio

 

Sabrina

 

Sei il delta che disseta

l'aride mie labbra

 

Fresca di parole, ...amare

sei il fiume che m'invade

che gli argini rompe

che mi fa morire !

 

 

 

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