Francesco Sinibaldi 1-2-3-4 -5

I suoi libri di poesia:


ISBN 88 - 8356 - 646 -7

 
ISBN 88 - 8356 - 410 - 3


ISBN 88 - 8356 - 828 -1


ISBN 88 - 8356 - 907 5

Lonesome death of Hattie Carrol.

  Canzone triste. Sunshine on my shoulders. That’s the way God planned it. Crying in the Chapel.      I’ve loved these days. My Prayer. Strange phenomena.

 

Strange phenomena.



Cola', su la collina,ch'ho appresso ne cuor pe' sol la mia vita

co tremule fronde a vociar gioventù d'incantevole suono,rimembro,

de' fior, innato chiarore.

Pe' passi e ne' canti d'augello 'l fiatar pe rami e cespugli,ch'adora

l'aletta 'n ruscello beato com'ombra rinata non già pe l'acquetta

ma quinci ne' sol de' nova piovana.

E danzan campetti pe chiar de l'autunno, e Kate ne' mio cuor, a

prova d'accento che lesto s'inganna a morir de le fronde.

 

 

 


 

My Prayer.

 

                                    Per i cuori delusi, per le grazie svanite al morir d’un

                                    pensiero e di nuovo rinate in un soffio beato.

                                    Per i timidi raggi di un mattino di quiete,ove canta un

                                    sorriso e rinasce nel sole, al fiorir delle fronde.

                                    E per te, che sei solo, e che cerchi nel cuore un barlume

                                    d’amore: nel suo sole sarà.

 

 

 

 

 

 

     I’ve loved these days.

 

                                     Ho amato questi giorni, e il soffio del sole divien

                                     cantilena al timido marmo giacente nel chiaro,che

                                     muto assopisce,com’ombra beata che lieta s’appresta,

                                     e poi s’inginocchia,in mesta preghiera: e piange da

                                     sola,al suon della sera.

                                     Al fin quella luce che s’alza al mattino e dona un

                                     sorriso,e il suon della voce,di lei quella voce, del

                                     vivo suo canto. 

 

 

 

 

 

Crying in the Chapel.

 

Or di conforto appare

il chiaror posato

alla fiammella,onde lungi

la schiera riposa,

e quivi s’appresta,

nel mortal d’un candelabro;

il passo s’arresta,

qual pensier che in timor

indugia in rimembranza,

e inginocchiasi il pallore

sulla nuda panca,

rapito mirando di un color

l’affanno alla sacra stanza.

Dolcemente il tremor

s’inganna,dalle sudate mani

alla canzone,e il pianto ritorna,

a me ritorna,codesto

vivo e fuggitivo canto,

ch’odo perenne,

nel cuore.

E sovviemmi l’amore,

al nascer d’una voce.

 

 

 

 

 

 

That’s the way God planned it.

 

Il niveo sole divina la mano

ove un violino suol vagare

al suon delle viole,e immenso

simil melo appare vano

nell’animo amico,e simile

al soffio del vento.

Mi rinvien nel fior del sole

un lume ammaliato al vio

silente,ed ella al nuovo anno,

donna in neve,al miele

e in fioco monte,or nel colle

e or nel suon del novellino amore.

L’alveo natio suol levare

un vello al mio mannello,

e un cuor si desta,ove nasce

l’infinito.

 

 

 

 

 

Sunshine on my shoulders.

 

Onde il raio nel terreno fugge,

di sconsolato accenno,al novello

fiore,e nel dolor che s’alza al mattino,

con gli occhi negli occhi l’amor

risplende, poi che il rimembro alla

movenza rima sconsolato l’avvenire.

Quel ricciol dorato parea,di giovinetta,

ancor beato al fior de la vetusta imago,

al par del chiaro ch’entra,nella

grinzosa e vecchia mano; e s’alza

all’orizzonte,dintorno e per li campi

vaga,cuor battente in solitaria sorte

onde il dolor sovvien,a decantare

l’infinito.

Quasi in rosato tramonto,mano

nella mano,e poi che  tenerezza

al sol appare,e quinci al monte,

e nel suo chiaro l’allegria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                         Questa è una rima profondamente sola,che rimpiange il vociare del

                         sole che urla e rinnova al bel cielo la quercetta sudata.Sta sola e can-

                         ta l’armonia della solitudine,e i lumi che ha dentro per le gioie del

                         cuore regalan tristezze ai fiori sfioriti,e allora saprai quel giorno in-

                         ventato,del cuore l’odore e il fior de la pena.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lonesome death of Hattie Carrol.

 

                                     Sul far del tramonto,onde il dolor sovviemmi in taciturna

                                     luce,ed il poetar s’avanza in mano fuggitiva,la vedo distesa,

                                     gli occhietti delusi a vagar nella gioia di un chiaror passeg-

                                     gero,e il soffio d’un tempo si posa nel casto di un ricciol

                                     beato,che s’empie d’amore,e poi dona un sorriso.

                                     E canta nel cuore al morir dei passati,ovunque sincero quel

                                     lume diventa,con lacrime amare a correr da sole a membrar

                                     gioventù.

                                     Ed allor mio Signore,io ti prego,dona un canto felice a quel

                                     tremulo fiore.

 

 

 

 

 

 

 

Beware of darkness.

 

Ancor giovine,

onde il canto splendea

al suon della campagna,

e intanto parco

parea tremante il corso,

di giovinezza, alla sudata

fonte,volgea lo guardo nel fior

della collina,e seco

il pianto.

E allor credea,quasi

in chiarore,

magico codesto taciturno

anno di mio dolore;

ed or sovviemmi,

de la natura il riso,

e que’ volger d’ali

al cantileno,

e il suon de li augelli,

e tutto intorno,

all’infinito ch’odo.

 

 

 

 

 

 

Under Pressure.


Onde s'imbruna sì sconsolato al suon d'indomito chiarore ch'odo, ombroso e fuggitivo,riarso incontro la ove muore
l'infinito,ridente adagiato com'incanto in fior d'augel dora to,miro,sibillina,l'imago tua diletta,malinconico bagliore.
Colà pe straziato manto sì d'immortal prodigio,in sul nascer d'un pensiero,l'aletta tua geme allo sgraziato pianto com'erta che duolsi al morir d'un cantileno,e infin del trapasso.
Sì perisci,fugace passerotto,e allo sgraziato canto giammai d'allor lamenta al tenebroso. 

Dear prudence.


E soffusi ritorni di un'effimera quiete discendevan sereni a mirar

dell'amore sì novelli mattini,onde quel sol scendea rimembrando

candidi ai chiarori nel rosar di buon tramonto la sua voce e il suo

fiatar.Piangeva l'amore,e lacrimucce al sento vorìan vociar come

timide passioni al nascer nuovo e tristemente in canto.E pian pia-

no nella sera,tra lumicini dorati e flebili manti innevati d'amor,ri-

nasceva quel sorriso.

After the ball/million miles.



Nel lume di un sole riempito di candido amore,e nel fior d'un

pensiero,onde il canto fiorisce,io ti dirò,mirando nel chiaro del

soffio tuo dolce,e augelli festosi di un fresco mattino saran giovi-

nezze al fiatar del tuo viso.

E ovunque la gioia sarà di un baglior tristemente e fugace sì che

lacrime amare muteranno il penar nel fiorir d'un pensiero,e dopo

quel ballo,rimirando i passati,gli occhietti miei dolci e ricolmi

d'amor nel canto tuo chiaro rideran fuggitivi.

 

 

 

 

 
Lacrimoni d'ingenuità.
 
È come piangere tra i colori della vita che
ridondan nelle valli, è sedersi sui bei sogni e
cantar di quel tramonto la sua calma e il mio
candore, è vociar per la vallata dei ricordi lo
sconforto, e fiorir de perse morti per il sol che più

lamenta.

È tristezza

 

Treat her gently/Lonely old people.

 

           Donale un sorriso dolce come il 
palpitar di quel ridente sogno,
e nel fior di un tranquillo pensiero,
onde il cuore svanisce,
regalale un viso rifulgente e sereno,
dille che in sol lei sola
sarà d'immutabile chiaro,
e poi dalle un bagliore 

nei suoi occhi infiniti,
e ricolmi d'amore. 
Ed allor,nel fiatar della sera,
ed in rosea guancetta 
nata a suon d'altalena,
sì com passo in fior d'amore,
quella bimba nascerà
negli albori della quiete,
e ritorni e festosi sorgeranno al pio cuor 
dolcemente e per lei.                

 

 

 

 

Mind games.

 

Lascio candide sere,ove il tempo del sol fa festeggi di suoni e 

d'innati sorseggi,e falso e fugace m'appar quel tramonto nel mio animo

solo e ricolmo d'amore,al fiorir dei mattini.

Lascio quel sole,e di lei la dolcezza di quel soffio beato,

e del suon della voce l'infinita poesia rimembrata nel chiar d'un fruscello di

quiete;ed allora,nel cuore,una luce dimora e s'accende di un pianto

adagiato silente,e di nuovo rinato,a mirar quella gioia.

Lascio tutto per te,e del sol la poesia.

 

 

 

 

 

Here today (A John Lennon ).

Se tu fossi qui,la mano mia dolce nel sol sorgerebbe a novo
mirando di lei l'armonia e la candida quiete,e canti d'amore
al fiorir de' castani sarìan rimembranze d'eterno splendore; ed io piangerei,come bimbo inquieto che suol passeggiare nell'alba dei sogni al morir dei mattini.Del tempo mortale in suoni infiniti sarà quella voce del cuor la canzone nascente e pensosa,e vivi lamenti rinascenti nei chiari faran d'un amore del tuo sguardo la luce.
E ovunque il dolore,nei vigneti e nel sole. 

 

 

Blackbird.

Allor che il passeggero soffio,

intra cantiche discese come suon d'immenso e casto,

nel luminoso sole fulge qua e la al toccar del rugiadoso dì,

sì candido e dorato in canterino ciuffo fa festa il passerotto,

che ninnananna appare al generoso vallo.

Dall' ale gioioso com'usa il venticello 

che già nei tramonti indugia ai primier sorrisi

 posati tremanti a fonte ingraziata d'amore,

l'augello decanta,qua e la cinguettando,

di amabile guardo la brezza risorta nel candido sole,

e siti son d'anni gli albori inquieti.

E posasi al vallo,

lo guardo incantato a mirar del roseto gia' nato

e perpetuo la voce dei pianti.

 

 

Bohemian Rhapsody.

 

In timido canto,col sol che sorride

e vive in diletto al fiorir d'un

pensiero, io piango.

 

Onde cotanto in meridiana

piova ch'ebbe,

de la mortale e giovanile età

al nugoletto anzi il chiaror in

fuggitivo canto,e quivi a far

d'ombroso in funereo

e candido pianto,odo,

in bianchissima sorte,d'augello

al volo il suon de canterin

gorgheggio; sì novellando vien

dalla campagna pur sempre

d'auretta in fresco chiaror al

terren prediletto disdegnoso

il passerotto,e dalla via corrente

rinasce il rumorio.

 

Dear friend.

 

Così amico mio,ora che il sole

si duole sognando soffi di candore

simili a un chiaro  rinato nel fuggir

di un pensiero,a te mi rivolgo, e dico

che a notte,quando il pianto del sole

divien cantilena,la luce del cuore

m'inventa un sorriso ricolmo di una

magica quiete; ed io mi rammento nel

volger di un anno dal sapore inquieto,

ti guardo negli occhi e rivedo quel

sole che di notte mi turba,ed allora,

nel cuore,una voce mi chiama.

 


 

 

 

 

 

Burn down the Mission.

 

                            Baciata la fronte nel soffio del sole rimando quietato al fiorir dei

                            mattini,e candidi chiari al morir d'un bagliore nascente in pio amor,

                            rifulgenza d'infinito.

                            Il cinguettio dell'esultante picchio,allor che il suon donando salta

                            di un invernale amor al cantileno,di pero in pero vaga ridente al

                            suon del fuggitivo canto,sì ch'ella,primier mattin di un canterino

                            cuore,a novo gioisce e piano rinasce,come fronda inquieta.

                            E la' nel sole,al mirar dell'infinito,un augellin dorato a vociar

                            d'immensa luce.

 

 

 

 

 

 

                            Sei triste e più solo,quando lei non ti vuole,e lacrime amare

                            discendon sui guanci e negli occhi arrossati,e amore credevi

                            nel candido guardo d'una voce beata che ora fugge nel sogno,

                            e nel canto perduto.Ma ascoltami dai,non pianger pei sogni,

                            ch'è triste il sognar,e guarda quel sole d'incanto rinato al finir

                            d'un bagliore,non perder la meta nel solco dei chiari, ed allora,

                            nel buio,onde il pianto svanisce,una luce vedrai ed un soffio

                            per lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

Aftermath.

 

                                     Siede quieto e rosato quel ridente tramonto,e questa

                                     rima,che mi par di sentire del suo candido crine quel

                                     sapore d'incanti ed un soffio infinito,come acqua in

                                     ruscello.

                                     E sedendo lontano a mirare nel chiaro quel perpetuo

                                     silenzio riso a suon d'altalena,e ove il pianto gioisce,

                                     una voce fatata mi raggiunge nel cuore,ed allora,nel

                                     sole,odo un canto morire: e mi rinvien l'eterno, e

                                     l'odor delle morte stagioni,e la novella e viva,il pen-

                                     sier di lei.

 

 

 

 

Free as a bird.

 

                                   Giammai finor l’incanto e quivi il passerotto,che duolsi

                                   al suon de lo novello mane onde ‘l sol cinguetta e canta,

                                   ‘ n passar di cantilene.

                                   Sì mesto l’augellin prope vanto in fior futuro,a lo fiatar

                                   di rosa in rosa,e onde un manto s’assopisce,ridona un

                                   pianto com birbantello ch’ode,e allor l’amor si desta ove

                                   ‘l ruscelletto vaga,e teneri passati fan festa nell’aurora,al

                                   par del sol che fugge lieto.

                                   E novellando vien dalla campagna il suon de’fuggitivi

                                   picchi,e ancor m’assale ‘l riso sì com’estro in cuor beato,

                                   al fiorir d’una canzone.

                                   Sì ridonda l’infinito.     

 

 

 

 

 

 

A day in the life

 

                          Co fronde inquiete ‘n passar de ribaldi mattini,rinasce l’autunno.

                          Odo ‘l cuor mio silente gioir pe l’ariette ricolme de candida speme,

                          e ‘l suon di que manto che freme d’eterno sì duolsi ne lume.

                          Prope fuggita ov’io fossi intelletto e quinci nel mar sì novello al

                          dispregio,ch’entra al tintinno al par dell’aurora gaudente posata al

                          timido marmo d’affanno dipinto,in dir d’etate stanco al fuggitivo.

                          Ed al fin di codesta poesia,l’auretta mia dolce m’invita a fiatar di

                          una mesta armonia, e Paul nel mio cuore,e il soffio del vento che

                          fugge nel chiaro,e un canto infinito a mirar nostalgia.

 

 

 

 

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