Se
sentissi il tuo profumo Come
leggera brezza marina Un
alito di candore terrebbe Il
fiato sospeso nell’eterno gioco Di
pelli che si cercano Si
annusano tra virgole di angoli Prima
che il cerchio si chiuda E poter di nuovo respirare ************ Mi
sovviene il ricordo del tutto Il
bisbiglio di una sua parte L’altra
( sopita ) afferra qualche voce Cercando
di ricostruire il nesso Combatte
l’idea – Dea confusa – Evoca
il dilemma delle parti Chi
vince (Nessuno) avrà la
soluzione Chi
perde riposerà nell’ignorante quiete ************ Oggi
ho parlato al tempo Ho
chiesto una proroga La
salute mi ha risposto Che
niente può contro il fato Il
vero signore che scandisce Regola
il timer di ciascuno Pronto
a esplodere al Primo
starnuto – alla prima rinuncia – ************ Percorsi
divergenti Vedo
L’Io confuso Ripasso
il giorno dopo
-
Mi dico - Scelgo
un’altra strada Mi
oltrepasso dall’altro lato Le
solite vetrine Per
comprare la mia inutilità ************ Quanto
siamo stupidi! Tanta
fatica...per essere così Scimmie
della – new economy - La
creazione abortita Prematura
e prematuri Sempre
peggiori e brutti Corpi
siliconati per fermare un’istante Quanto
siamo stupidi! ************ Guardavo
la Natura...l’altro giorno Spontanea
e giocosa mi sorrideva Autentica
nel mescolare le forze Passione
in un’onda – mi sferzava il petto – Il
vento della sera si posava sul viso Immaginavo
l’amore di una donna Il
suo ardore che si smorza come il mare all’alba I
sentimenti come sassolini alla deriva -
Scelgono altre rive – ************ La
metropoli tace Silenziosa
riposa dai rumori Molesti
dei suoi abitanti Ora
può godersi il passeggio Di
quattro vecchi che di Panchina
in panchina parlano Del
proprio abbandono Un
cane ringhia e una Prostituta
aspetta chi è rimasto... ************ Forse
ricordo di essere stato bambino Di
avere un fratello lontano Un
amore importante Breve
eclisse di luna piena Breve
stagione autunnale Poco
il tempo per pensare Di
essere come sempre Solo
con il mio bicchiere Griffato
Rosenthal e di...cristallo... ************ Scrivo
per ciò che vedo Scrivo
quello che sento Annuso
tra pozzanghere di mille colori Il
tiepido motivo dell’esistere Assaporo
l’acqua piovana Abbeveratoio
per visi sporchi Levati
in alto come ultima domanda Di
sentirsi una lacrima per un istante scendere... ************ Certo
è che nessuno vuole Sparirsi
dietro l’angolo Troppa
importanza gli concede Il
poco tempo rimasto a Specchiarsi
con un vetro Riflesso
da pensieri Onnipotenti
di spolia -
vacuità – ************ Canto
la voce di chicchessia Misera
ugola tormenta il mistero Che
gli fa sapere di chiedere Un
obolo da versare per Ventriloqui
saccenti L’origine
non nasce qui Lontano
l’ode dello strumento Osanna
il vero Dio ************ Desiderio
di pelle La
tua..rifugge Rossa
boscaglia Fragole
e lamponi Cerco
di assaggiarle Tra
ispidi arbusti Il
rifiuto stringe le gambe ************ Giochi
con la vita Con
i sentimenti altrui Come
se non ti appartenessero Tra
annaspo di finzioni Trastullo
per comodi balocchi Avviciniamo
la meta Giriamo
la testa Non
ricordiamo il malfatto Ora
non è più un gioco Paghiamo
il giusto debito... ************ Lesso
misto di lingue biforcute Pollo
al sangue con un pizzico di curry Patatine
salate fritte nell’aria inquinata Acini
d’uva su un piatto vuoto Acidità
di stomaco Improvvisamente
vomito Mi
sveglio di soprassalto Ora
ricordo Ho
sognato un’intellettuale... ************ Ribelle
e dorata Odore
di nuovo Bella
e lontana E
ti lasci andare Ridi
un pò Torna
a sperare Al
calore del cuore Trema
il tuo corpo Idea
di canzone Attraversa
una melodia Mescola
nell’aria Ora
si può... ************ Guardiamo
stupiti L’altro
non capisce Pensieri
distanti Eppure
siamo tutti uguali... ************ Quando
scatta quel click La
persona che ti era più cara Improvvisamente
dilegua Si
confonde con la normalità E
svanisce nel nulla di tutte le cose Saluti
il tuo vicino di porta E
inizia un nuovo giorno... ************ Mano
nella mano Carezza
di sensi Contorni
di lingue Periferie
di labbra Viaggiatori
sospesi Passeggiamo
trasecolati Occhi
negli occhi Colori
innamorati Immagine
di noi Strade
senza ostacoli Città
vuote Percorriamo
indomiti cavalieri Sessi
nei sessi Lotta
furibonda Violenza
d’amore Contatto
di corpi sudati Frenesia
di piaceri proibiti Godiamo
sfiniti ************ Nella
frenesia del mio ritmo Mi
attardo in pause di pensieri Ottave
di molecole concludono La
misura pronta a ripartire Per
successivi quarti accelerano Sperando
in un inciso diverso Nuovo
spartito a due quarti Per
rileggerci nell’oblio -
Di quel leggio – ************ Raccolta
differenziata di Oggetti
sul comodino del Mio
letto un ritratto di Lei
che mi abbraccia e Sorride
con lo sfondo Del
mare placido prima Che
l’avventura finisse Su
zattera di sughero che sa di-vino ************ Indomita
rabbia mi prendi Alle
spalle debole pendio Franoso
terreno tra meandri Di
perchè (che) mi inseguono Ti
scrollo come salvadanaio Otturato
lavandino mi rimandi Acqua
bollicine un pò folli Folletti
calpestano il mio rio ************ La
tristezza mi scuote e vorrei Poterla
allontanare dalle emozioni Che
sentono il dolore di un vissuto Sempre
troppo vissuto tormento di Un
uomo che non può decidere mai Di
scegliere le ragioni della ragione Solo
nella decisione di impazzire Quando
qualcun altro gioisce ************ E’
così bello buttare giù due righe Tra
un semaforo e l’altro furtiva La
parola prende corpo sino al Semaforo
successivo in cui si Completa
nel discorso che non Ho
in mente ma che sta in piedi Barcollando
visione di me ubriaco Fradicio
nell’incompiutezza della parte ************ Penso
sempre alla mia città Attraversata
da folli automobiline Condotte
da corpi ciechi e mutilati Da
cubetti di porfido schizzati via Cimiteri
lapidati in foreste senza alberi Quartieri
che più non respirano Desolazione
di incendi boschivi Penso
sempre alla mia città E
il degrado attanaglia lo stomaco Prima
di vomitare nuove parole ************ Nel
tempo ci tuffiamo inesperti Le
prime bracciate e il fiato annaspa La
mia nevrosi rincorre un fantasma Che
nuota in piscina uno stile libero Perfetta
armonia di controsensi che Una
luce riflessa rimanda a mente Debole
sfaccettatura di volto Me
volto a ridosso di luce stanca ************ Cerco
di scoprirmi a poco a poco Ho
già freddo e l’epidermide Reclama
quel calore che lasciato Da
qualche parte non ritrova La
via del ritorno per via dei Lavori
in corso – un perenne Cantiere
in costruzione – senza Decorrenza
dei termini... ************ Vorrei
poter amare la tua Immagine
che non vuole Essere
amata perchè la Paura
di avere spaventa La
dolorosa perdita di Cio
che è stato e non Anela
ribussare la stessa -
porta -
************ Sento
che mi manca qualcosa Per
afferrare il ritmo della vita Il
suo incedere sovrano gioca Con
l’eterno dubbio di dover Aspettare
la condanna per la Colpa
– non mia – di essere Mortale
e imperfetto che la Natura
immorale non abbisogna ************ Non
ho una casa Vuota
attende una coinquilina Ma
devo prima presentarmi Dirle
chi sono e che non pretendo L’affitto
della parte del letto Il
sesso di una sconosciuta Un
asciugamano condiviso del dopo Vorrei
che mi accompagnasse nel -
Gran finale – ************ Pensiamo
di vivere Ma
come puoi vivere se accetti? La
vita (coniglio) ti viene imposta! Se
accetti non soffri Mandi
giù qualche boccone amaro Annichilito
dal sollievo della TV Apri
la finestra e una zanzariera Ti
riporta in gabbia ************ La
poesia un bisogno di ossigeno Come
il jazz liberare la mente in Improvvisazione
di acuti (un grido) Disperati
ricordiamo le fiabe che Bambini
non consapevoli Ascoltavamo
da tenere labbre Ora
semichiuse dal lento incedere Di
passi incerti e sbandati ************ La
distanza tra me e me Univoca
coincidenza Di
dicotomica ragione-follia Unico
rimedio per sorseggiare L’amara
medicina per la mente Vacilla
e non so quanto Potrò
tenere a freno Una
delle due ragioni... ************ Dico
che nulla cambia Sempre
quel grigiore Del
pallore dei nostri volti Il
fondotinta s’intona con la pelle Sino
al calar della tapparella Allora
uno specchio ci guarda Severo
prova vergogna per quel Viso
nascosto come il nostro corpo ************ L’arcobaleno
appare Dissolvenza
di pastelli colorati Il
tempo torna ad essere Io Carezza
d’azzurro su vette inospitali Nei
travagli di ogni attimo Anfratto Affranto Attardo Mi
concludo ************ Sono
stanco Di
dire Di
non essere ascoltato Tra
isteriche voci Il
dissenso Quieta La
mia ************ Notte
fonda Note
scordate Nota
d’autore Una
donna russa Torpiloquio
rumoroso Per
desiderare una notte... ************ Allora...erano
giovani Diversi
e più allegri Il
tempo li ha frastornati Non
sentono Aspettano! Che
un figlio li benedica... ************ Non
che sia importante Non
che ci tenga Non
che ci faccia una malattia Non
che mi piaccia Non
che la trovi poi... Ma
l’ho trovata... La
poesia muore La
facciamo morire Aspetta
di vivere... Siamo
noi che ci spegnamo Come
tante candeline Su
una torta mai assaggiata ************ Al
mattino Tutto
appare diverso -
Migliore - Pensiamo
di essere più buoni E
poi varchiamo la porta di casa E
poi ritorniamo a essere le iene Che
siamo Bestie
incattivite Alla
caccia di cuccioli...
Sei
strana Come
una sinusoide Alteri
le mie frequenze... ..-...----....----....--.-.--.. Dicotomiche
visioni di bande larghe Segnali
morse tra poli negativi Sordi
alfabeti muti Psichedelici
giochi di bambini Lontani
nei luoghi... Come
sono strano Ti
vedo Nella
mia cecità Ti
parlo Autistico
passo... nel tuo tempo Ti
sento Un’altra
voce ascolti Sento
di perderti La
frequenza è disturbata Ti ho già perso |
Oggi
ho udito uno schianto Mi
affaccio alla finestra Solito
groviglio Lamiere
accartocciate Autoambulanze
sfreccianti La
raccolta dei miseri resti La
fretta ha di nuovo ucciso Ho
detto male! Siamo
noi che ci suicidiamo Kamikaze
del terzo millennio La
metropoli... Un
immenso deposito di tritolo Pronto
a saltare quà e là Basta non essere nei paraggi... *********** Una
bambina raccoglie il fiore Il
bambino gioca al gameboy La
mamma amoreggia con un nokia Il
papà sente la partita Quattro
estranei a un picnic Il
loro! *********** Il
cervello sgretola pensieri Frammenti
sparpagliati Chip
Chip...uccellini meccanici Odo
nella zucca Visione
di uno sconosciuto Che
guarda il proprio formaggio Pieno
di buchi... *********** Succede Tutti
uguali *********** Briciole
di pane *********** Il
vuoto Colmarlo Per
un istante si placa Poi
si riprende e lotta Sino
a farti male Più
solo Gioco
con una piuma La
mia vita Così
leggera Così
fragile Così...così...
*********** Lasciati
andare Pensi
troppo Impalcatura Pronta
a sgretolarsi Una
leggera brezza Respiro
meglio Ora
cammino Tracce
sulla spiaggia Sabbia
fine tra le dita Afferro
un granello Perfetta
la natura Seguila Annusala E...lasciati
andare... *********** Un
tempo che ci molla come una brutta storia Nebbia
di sentimenti a banchi accelera la paura Cerco
di passare indenne tra pensieri in dissolvenza Un
pallido sole talvolta fa capolino... *********** Rifiuti
il mio aiuto Ti
chiudi in una stanza buia Come
un’animale ferito prima di morire Cerchi
un cantuccio dove addormentarti *********** Un
mouse Una
keyboard Un
modem Un
monitor Un
floppy Un
cd-rom Una
workstation Li
guardo Li
utilizzo Li
sfrutto Ho
compassione per loro... Già...il
ritorno alle origini... Ma...dov’è
la gente? Si
è persa tra i cavi? Inghiottita
dal proprio silenzio? Gente
vigliacca...ha paura di parlare! Di
guardarsi in faccia... Di
comunicare con gli occhi Terrore
di una bocca che ti risponde Vermi
rosicchiati dall’indifferenza altrui Sempre
più soli ticchettate i soliti tasti... Da
... A... CC... Subject... Invia... *********** Saponette
Viscide Schiumose Scivolose Devo
pure lavarmi! Acquitrinio
perverso Palude
bianco salmastra Un
bagno tra le nostre impurità Ora...mi
asciugo ben bene e con forza! *********** Lunghi
capelli biondi incorniciano il tuo viso Tenero
sguardo di due occhi azzurri mare all’alba Cercano
lontano l’impazienza di essere amata Goffamente
ti muovi come un pulcino che si schiude Sorridi
candida ai rossori color fragola Un
bosco profumato ti aspetta con tutte le sue promesse Attenta...a
non calpestare le ortiche... ***********
Una
bocca rutta Due
dita stringono un mozzicone Fumo
che sale Nebbie
della mente Un
bicchiere vuoto La
bottiglia reclama un sorso Trema
la mano nervosa Danza
di coleotteri con il tutù
rosa Delira
sorseggiando un caffè amaro E’
l’alba, pronto a ricominciare! Sotto
il letto una scodella incrostata Lenzuola
nere dalla polvere Un
biscotto rosicchiato giace Puzza
di vomito fuoriesce dal bagno S’alza
barcolla la debolezza Non
dissimile dalla certezza della fine Acqua
dappertutto trasuda il pavimento Gocce
improvvisi intarsi accarezza giù China
la testa scende la lacrima Senza
scampo quella bocca che rutta Spegne
la luce di un neon ***********
Siamo
stanchi Di
esistere così... Vili
monete Bari
di una vita che ci ha fregato il nostro malloppo *********** Una
chitarra sorseggia note a caso La
mano scivola distratta sul manico Tastiera
ubriaca Accordi
confusi prendono strade tortuose Inaspettata
sale la febbre della melodia Rigo...dopo
rigo riempie una bottiglia vuota *********** Mi
guardo dentro Lacerato
dai rimorsi Un
piccone apre e scava Non
trova resistenza Terreno
fragile e acquoso Così
siamo fatti Deboli
dei putrefatti Istantanee
di colpe Sprazzi
di luce quà e là Ritorno
nel fango del creato Buchi
neri, nera questa notte Accattivante
risveglio Prima
di ricominciare Ricominciare
a sbagliare Sempre
più soli Solitudini
si assotigliano Silenziose
proseguono Diventano
tanti puntini Il
sole è distante Fa
freddo Mi
guardo dentro Il
piccone ha completato l’opera Non
ha ricostruito un clone migliore Sempre
tanta acqua e tante bollicine... Fregato
dai ricordi Recenti
, freschi di giornata Un
amore finito Una
donna si allontana Il
pianto aggiunge acqua Come
faccio a ricostruirmi? Mi
guardo dentro Guardo
fuori Dignità del silenzio! *********** Mondi
distanti Eppure
così vicini Una
telefonata riallontana Le
parole temibili mortai Paura
di perderti Perdersi
nel vissuto Guarda
avanti Ricuci
le parole Cerca
di capire L’altro...mondo... *********** Strano
sogno di una nota alterata Melodia
arcana sublime liturgia Convivio
di baccanti in postriboli siti Voci
cori enclavi solenni e maestosi Eunuchi
sostano puttane
maleodoranti Il
circo della vita cambia destinazione Derelitti
spettatori in fila per lo show Bordello
di sudori vicinanza di carni Monotonia
bigotta asolo monocorde Pompa
magna di solerti cavalieri Domatori
gladiatori ciarpame del passato Fronzoli
cincischianti si perdono nel presente Fuffa
idiota ardita tra viltà e vacuità Vanità
nel pestare concime per
l’al di là *********** Mi
sento svuotato Ogni
volta che partorisco Due
parole sintesi Di
cinquant’anni Che
non riesco A
coniugare... ***********
Una
dolce musica di sottofondo La
funk odissey di Jamiroquai Ben
altra quella di Ulisse La
voce suadente di Nausica Polifemo
mi aspetta fuori Uno
dei tanti orbi... ***********
Ci
sarà un modo per essere eterni Non
per sentirmi Non
è la stessa cosa Ci
sarà un momento per essere eterni Non
qualche moneta in più Da
gettare in una fossa comune... ***********
Talvolta
rifletto Quando
la fretta giunge In
ritardo e la voglia di Confondermi
con il branco Mi
concede una tregua... ***********
Vorrei
poter amare O
già amo la mia donna Perchè
poi Mia se Il
suo Amore non è Amore
per il mio Amore?
***********
Esperimento
la vita Crocevia
di poliedrici Riti
sinistri presagi Di
un fallimento alle porte L’attraverso
sperando In
un miracolo di resurrezione ***********
Ricordi
di mia nonna La
bellezza del suo sorriso Occhi
verdi mi scrutano Quasi
a carpire quello sguardo Di
un bambino melanconico Che
quel giorno l’ha accompagnata Mano
nella mano al di là del tempo ***********
E’
tutto un flash Disperdo
ogni attimo Tra
un caffè e un brandy Fotografia
di tanti volti Troppi
per poterli Riconoscere
anche Una
sola volta ***********
Poeta
non devi - scrivere - Devi
solo essere Sentire
il fardello Di
quella lontana domanda A
cui non puoi rispondere E
mai potrai o forse Potrai
giungere al suo limite... ***********
Mi
sorprendo talvolta a Essere
come gli altri che Talvolta
detesto con tutte le Mie
forze e forse uno specchio Talvolta
potrebbe riflettere Quella
mia immagine ripugnante ***********
Una
volta non era così Di
tristi sapori una tavola fetida Apparecchiata
per terra Di
commensali occasionali Che
passano via spoliati Della
propria assenza a digiuno Da
troppo - poche emozioni Piangono
il latte versato - Una
volta non ero così Tumefatto
per le botte Della
vita che ferisce Lame
insanguinate Vagiti
di ogni poro Non
respira il mio corpo E
obbedisco al destino Estranea
conclusione *********** Domani sarò come oggi Dopodomani mi prenderà La voglia di scherzare con Il passato in questo gioco Di stagioni che non mutano Nel reclinare il capo da una parte Guarderò il sonno che mi stringe A sè e mi conduce nel suo tempo Da cui imparerò a vedere la mia Pellicola a ritroso e la forbice
taglierà Il non ricordo delle cose morte e un ago Ricucirà l’unico fotogramma
vivo Nel prenatale limbo di un cordone Che mi lega all’origine celata La
lavatrice centrifuga I
miei pensieri Sporchi
e un pò ubriachi E’
rimasta una macchia Che
nessun detersivo potrà mai pulire Ora
indosso una camicia stirata Mi
sento in pace con me stesso *********** Perchè
fingi? Perchè
non sei più capace di desiderare? Di
amare? Perchè
non sai cosa vuol dire Perchè
così va bene In
fondo è una brava persona Perchè
la rassegnazione è un premio... *********** Ho
sempre riflettuto Sulla
lucida follia Di
tutti noi Ho
sempre riflettuto Su
questo sbattimento Che
ci portiamo dietro Come
una maledizione Che
ci porterà diritti All’inferno! *********** Ti
crei un problema Ma
dov’è il problema? Tu
sei il problema Per
un nulla Muovi
la foglia In
uno stagno Piatto
e maleodorante... *********** Sei
corde invecchiate La
ruggine le rende opache Come
i miei capelli bianchi Boschi
bruciati da un incendio estivo Quasi...
quasi mi compro una chitarra Con
le corde di nylon Sono
eterne... *********** L’altro
giorno ho incontrato un albanese Mi
ha chiesto se avevo da accendere Voleva
parlare Abbiamo
parlato Nella
nostra diversità Avevamo
qualcosa da dirci... *********** |
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