Poesia per un’estate | Pensarti così… | Noi | Ai piedi del colle | Quando i sogni si contemplano… | Poesia per un vecchio amico malato |
Poesia
per un’estate ( Agosto 2002 ) Estate,
sì… Le
giornate spese all’ombra di un sogno Che
non si sarebbe mai realizzato. Il
mio pensiero in questa notte di Marzo s’invola… E
delicato plana sul mondo, restando ancora sincero. Un
soffio di vita mi avvolge e mi culla amorevole… Sempre
il tuo viso mi calma e ancor più mi sconvolge. Dedicare
a te questi versi è la cosa più naturale… E
non importa se tu non sei reale, purché sia solo mia. Mattia
Galliani.
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Sangue Lavoro Schiavitù I
giochi Di
potere E
per gli
dei
immortali Siamo
carne
al sangue Rime
Stonate Agitate Turbate Rivoltate A
volte riciclate Ma
non servono nell’inquietudine di vivere una vita al margine Siamo
carne al sangue e siamo sangue infetto ,malato,
ma è solo nella mente E’
solo perché non vediamo al di là dei nostri
occhi o dei sensi E
se siamo carne Sangue Forse
siamo anche lacrime Che
aspettano in silenzio di essere versate Per
tutti i nostri morti e i feriti e i malati Siamo
lacrime, lacrime intense E
per gli
dei
immortali Non
siamo solo carne al sangue Siamo
molto di più Ma
senza sapere cosa.
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Vortici
impazienti nel buio soffocante E
i colori si perdono nell’ignoto Ai
piedi del colle la nebbia è inquietante E
il viandante si smarrisce nel vuoto Un
airone stende le ali e plana sul mondo Con
un volo leggero che non ha eguali E’
un faro nella notte, e l’uomo lo sa : Perché
il giorno è vicino, e vicino è il domani…
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Quando
i sogni si contemplano… Un
vento fresco soffia leggero E
sul mio pensiero si posa il rosso tramonto, Mentre
in silenzio osservo incantato Il
tuo delicato sorriso, così vero, così vivo. Le
guance rosee giocano col mare Nel
dolce andare alla deriva, in questo oceano, Mentre
il mio sguardo cerca il tuo volto E
mi sento travolto dalle onde infuocate del tempo. Mi
risveglio e ti ritrovo al mio fianco E
mi sento ancora molto stanco, ma con tanto amore, Mentre
tu, dolce amica, ridestandoti piano
Mi
sfiori con la mano, e si illumina il nuovo
giorno.
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Poesia per un vecchio amico malato |