Grande poeta decadente
Ti raggiungerò fin su la vetta del dolore
Avvolto dalle fiamme tra strazianti grida
Fino a quando la mia carne non sarà cenere
Non capirò mai se Tutto Ciò ha un senso
Le immagini di un eroico passato
Sono state rinnegate da un fuggevole presente
E finché la memoria non mi gioverà con ciò che è stato
Non ci sarà da aggiungere più niente
Grande poeta decadente sarai mai felice
Grande pittore più assente del solito
Non hai una verità meno incantatrice
E un po' più allettante del solito
Sarebbe meglio allontanarsi da queste emozioni
Ma è troppo tardi per i lunatici bambini
Immersi nel vorticoso e denso buco nero
Del ciclotimico che li attira per quanto raro
Nella mia culla
Dentro la mia culla vagheggio soddisfatto
Tra i solchi delle colline verdi irradiano i raggi
Nella mia ampolla pavoneggio ritto
Anche negli anfratti esultano i saggi
Immerso nello spazio metafisico del cuore
Ha perso senso qualsiasi sensibile rumore
Sensibile odore, sensibile toccare, razionale amore
Avverso il tempo e poco amichevole vuole farmi fermare
Incantevole e armonioso il moto del mio corpo
Ansioso e carezzevole il mio corpo adusto di gioia
Verso sera poi c'è il grillo che canta
Si diletta tra un salto e l'altro e rammenta
Quello che ogni persona vuole sentirsi dire
La vita è bella e vivendo potrai saggiare
Libertà
Il corpo non basta, non dona libertà,
con l'immaginazione creo un mondo diverso,
da quello in cui vivo e dove mi sono perso.
Quello che mi manca è forse il giardino,
il giardino dove io viva con la mia mente,
liberamente.
Ed ora davanti a me, non vedo un punto fisso su
cui soffermare il mio sguardo, un punto stabile per costruire il mio futuro.
Libertà, della mente, del corpo,
di tutto ciò che è vita.
Libertà, della mente, del corpo,
di tutto ciò che è vita.
Da molto tempo ormai,
non so più cosa fare,
forse perché cerco un significato alla mia vita,
ma la rosa è senza spine.
Libertà, della mente, del corpo,
di tutto ciò che è vita.
Libertà, della mente, del corpo,
di tutto ciò che è vita.
Presenza nera ed Io
Presenza:
"Sono venuto a prenderti l'anima
A strapparti dalla testa la tua mente avida
Di emozioni celate dal buio solvente
In fondo è meglio che bruciare lentamente
Saluta tutti i tuoi compagni di sventura
Per te non sarà a lieto fine quest'avventura
Né piangere né ridere ti servirà
Perché il nulla eterno finalmente ti prenderà"
Io:
"Sarò io a decidere la strada giusta
non certo un ripugnante cancro
sarà pure troppo angusta
ma lo ballerò io l'ultimo tango
Non credere che io sia l'eterno negativo
e non amo la terza persona giudicante
contro essa la ribellione è il mio imperativo
trema piccola creatura giudicante"
Rivolta, ribellione
Muori piccola creatura irritante
Rivolta, ribellione
Fottiti piccola creatura giudicante
Vivere per sempre
Un vuoto colmato
In una vita come un buco nero,
io non mi oriento,
vivendo a stento.
Vedo oscurità intorno a me,
Anche se non posso abbandonare ciò che è legato a me,
la speranza solo mi resta,
vivo avanti sfidando la tempesta.
Ma ora vedo una luce lontano, lontano,
adesso sempre più vicino illumina tutto
me stesso.
Ho ritrovato il mio equilibrio,
ho riattaccato la spina alla vita,
ed ho capito che poi non è così male,
ed ho capito che poi non è così male.
Una delle poche canzoni
Guarda il sole risorgere
Ogni mattina all'alba
Il mio sonno cedere
Il passo a una luce calda
Una canzona allegra,
quanto basta alla sera,
per ricordare che
il tramonto implica un'alba
Una canzone immediata,
quanto basta alla mia pace
per ricordare che
il tramonto implica un'alba
In un'assonanza di suoni sonanti
Trovo un sibilare di vento
Che soffia un po' di sollievo
all'anima che più non scorgevo
E' estate e vivo sotto l'estasi della mia fantasia
E' estate e vivo sotto la catarsi di una poesia
E' estate e l'unica cosa da fare è ricordare
di gioia trasumanare
Bella e dolce
A volte sai mi sembra troppo poco dire che
sei bella, e così ho deciso di scrivere una canzone
per te senza pensare a me,
almeno una volta.
Bella e dolce in mezzo ai venti
Bella e dolce in mezzo a tanti,
mai mi stanchi, e mi manchi quando sei
lontana.
Bella e dolce in mezzo ai campi
Bella e dolce in mezzo a tanti,
mai mi stanchi, e mi manchi quando sei
lontana.
E' tutto fin troppo scontato,
oggi non ho fantasia,
ho scritto queste poche parole per te,
senza pensare a me,
almeno una volta.
Ho scritto queste poche parole per te.
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Guardami
Guardami
Sono insensibile
Guardami
Nella mia cima di orgoglio
Sono statuariamente stabile
Senza emozioni abbaglio
Da nessuno a qualcuno
Ho preso la strada più violenta
Da nessuno a qualcuno
Corro sulla via di stragi avvinta
Non aver paura di me
Sono devastante
Non aver fede in me
Sono comunque io tra le tante
Non sono più fermo
Ho attaccato il mio cavo
Mi dispiace classiche menti ma amo l'anarchia rock
Nasci, ridi, piangi, muori, ridi
Nasci, ridi, piangi, muori, ridi
Per un uomo di nome Fabrizio
In ricordo di lui, un uomo dalla penna scorrevole,
dalla parola facile,
un uomo che la Morte ha strappato
all'inverno di gennaio
dopo aver capito
chi vuole Dio.
Non dimenticherò mai il modo
in cui teneva la sua chitarra fra le braccia
accarezzando quelle corde e descrivendo
una società che forse ha qualcosa
che non va.
No, non dimenticherò mai
E se un uomo solo è riuscito a creare in me
tanto scompiglio, allora la sicurezza dov'è.
Frase celebre mi balza in mente
tra la cenere celermente:
se l'uomo conquistasse le stelle, i problemi
di fondo della sua esistenza forse rimarrebbero.
No, non dimenticherò mai.
Ha attraversato la strada con l'assenza di
strisce pedonali,
con la Morte che passava e ripassava
da quella strada e quando
ho saputo che
l'ha investito io non
ho respirato e a chi non ci credeva,
comunque solo il suo ricordo rimaneva.
No, non dimenticherò mai.
Il contrasto(Parte Prima)
Canzone tristissima,
tanto che piangere è poco,
e neanche le urla rendono l'idea,
ma in questo modo apprezzo meglio la realtà
e sono contento.
Il contrasto è fortissimo,
più del sole e della notte,
ma il bagliore non mi crea dolore,
ma accresce la mia voglia di vivere.
E sono ancora più contento.
Luci e ombre, il contrasto è fortissimo,
ma io lo amo.
Luci e ombre, nello sconcerto generale,
odio la vita ma sono contento.
Rapsodia
Il cammino dell'ubriaco a volte stupisce
Mi ha proprio preso il random walk
E' nella autentica rapsodia che vago
E mi stampo spesso contro i miei sogni
Sento la testa pesante,
gli occhi gonfi e il mondo errante
con quella sensazione di moto perpetuo
dico molte cazzate e infatuo
La casa della verità è anche lì
ogni gesto la nasconde in una stanza
triste o magari infantile l'esperienza
Nella rapsodia
Nell'atemporale rapsodia di tuoni
Nella rapsodia
Nell'alcolica rapsodia di suoni
Nella rapsodia
Venere esposta al sole
Venere esposta al sole,
quando ti osservo mi mancan le parole,
Stella che si specchia di notte nel mare,
e che neanche l'alba vuole cancellare.
Bellezza divina.
Venere esposta al sole.
Bellezza divina.
Venere esposta al sole.
Venere esposta al sole,
quando ti osservo mi mancan le parole,
Vento che soffia al mattino e alla sera,
acqua piovana caduta dopo giorni di siccità.
Bellezza divina.
Venere esposta al sole.
Bellezza divina.
Venere esposta al sole.
Venere esposta al sole,
quando ti osservo mi mancan le parole,
Come nel deserto l'oasi sei,
Come al polo nord il sole sai.
Bellezza divina.
Venere esposta al sole.
Bellezza divina.
Venere esposta al sole.
Venere esposta al sole,
quando ti osservo mi mancan le parole,
Temporale in una estate torrida,
sole che splende dopo un temporale,
il temporale che si mischia al sole,
nasce l'arcobaleno.
Bellezza divina.
Venere esposta al sole.
Un ubriaco
Da bambino vedevo camminare uomini per la strada
Ubriachi,
loro che a me sembravano ingegneri un po' pazzi impegnati
a inventare un loro mondo,
e quando vedevo i loro occhi fuggire dalle orbite pensavo
che il coma etilico non fa per me
Ora che la parte più immatura di me ha lasciato spazio
A quella più responsabile, come un paradosso, mi ritrovo
Sulla stessa strada e il solito bambino che mi guarda come
fossi un mostro
Tra quello che vuoi fare e quello che rifiuti a volte ci sono
Solo parole
Tra quello che vuoi fare e quello che rifiuti a volte ci sono
Solo parole
E così giorno dopo giorno ho speso tutti i miei soldi,
i miei affetti, i miei ricordi in alcol, lo stesso alcol che
mi sta per portare via, e guardandomi allo specchio ubriaco
non mi riconosco più
Tra quello che vuoi fare e quello che rifiuti a volte ci sono
Solo parole
E adesso che ho preso il volo, amici sappiate che, non sono morto di alcol
Ma sono morto da me
Tra quello che vuoi fare e quello che rifiuti a volte ci sono
Solo parole
Addio Vera
Mi muovo come una goccia d'olio
In un imbuto fino a giungere a te
E mi aspetto un avvolgente abbraccio
Ma lì mi chiedo cosa ci faccio
Così mi ritrovo steso per terra,
sboccando anche l'anima
e come in un cinema
la foto di Vera si strappa
Addio Vera, è stato così bello ma è finito
Addio Cara, tra un pianto e l'altro non soffia vento
Cara Vera per lei cara è la fine ed è finita
E' facile costruire castelli di sabbia
Ma non ho più granelli di sabbia
Le rose sbiadite non le puoi fare brillare ancora
perché non saranno mai come prima
Addio Vera, è stato così bello ma è finito
Addio Cara, tra un pianto e l'altro non soffia vento
Cara Vera per lei cara è la fine ed è finita
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Mi
istigano agli illeciti
Ho aperto un'organizzazione
criminale
per ora non pago contributi e
imposte
A nessuno dispiace dei servizi che
offro
A nessuno importa perchè loro non
truffo
Se non hai tempo per riflettere
vai in qualche ufficio pubblico
vedrai che anche tu lo troverai
vedrai che anche tu rifletterai
Se vado in galera aspetto l'indulto
Se non ci vado aspetto il condono
Cari amici approfittate del nuovo
modo di concepire la giustizia
la Giustizia astratta non c'è più
tutto questo per scomodare Gesù
Se vado in galera aspetto l'indulto
Se non ci vado aspetto il condono
Adesso i miei guadagni all'estero
sono custoditi da qualche madre
in attesa di tornar dal padre
al riparo da qualsiasi offesa
Se vado in galera aspetto l'indulto
Se non ci vado aspetto il condono
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Competizione
perfetta
Lo Studio si è Aperto alla mezza
diventa star per qualche minuto
più la strage è cruenta
più la strage fa parlare di sé
La violenza è solo cronaca
dei telegiornali una rubrica
tra uno stacco pubblicitario
e un superquiz di successo
L'obbiettivo di troppi è fare
successo
vieni a competere con il mondo
intero
All'Istat se ne sbattono di te
quello che importa è il numero
la legge dei grandi numeri
poveri i diritti della minoranza
L'obbiettivo di troppi è fare
successo
vieni
a competere con il mondo intero
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