Stella mi aiuta a dimenticare
Oscillo su e giù i cieli dipinti
di vita che oscilla su e giù
stelle e stalle immerse nel blu
Su e giù, su e giù su e giù
E' comunque danza di vite
ballando sfiorando il fondo
per poi scorgere il paradiso
Stella gioca con me stasera
qualcuno ha suonato tre volte
Stella gioca con me stasera
qualcuno se l'è scordata innamorata
Lo spettrale freddo di solitudine
attira a sé qualcosa di aureo
sarà solo per stanco gradimento
ma Stella innamorata mi porta su
E' comunque danza di vite
ballando sfiorando il fondo
per poi scorgere il paradiso
Stella gioca con me stasera
qualcuno ha suonato tre volte
Stella gioca con me stasera
qualcuno se l'è scordata innamorata
Stella la Stella sopra una stella
tra le stelle nel cielo stellato
Stella gioca con me stasera
qualcuno ha suonato tre volte
Stella gioca con me stasera
qualcuno se l'è scordata innamorata
Paola ama Francesco ama Paola
(Benvenuti a teatro)
Fraudolenti sorrisi d'inganno
tra facili ammiccamenti e
sgualciti tradimenti che l'insoddisfazione
genera di fronte a improbabili amori
Dov'è la paura di perderti?
Dov'è dov'è? non ho paura di perderti
forse perché non ti ho mai trovata
Nel tuo amore c'è solo ironia
neanche un po' di squallida malinconia
per non sapere cos'è la cosa
che più mi fa impazzire di te
Dov'è la paura di perderti?
Dov'è dov'è? non ho paura di perderti
forse perché non ti ho mai trovata
Scenica scenata di gelosia
appare un film di basso livello
non è che non sei brava
solo non sai calarti nell'innamorata
Una ragione migliore
Così solo nella mia stanza
Ho cercato i frammenti di vita
Caduti dai balconi in vacanza
Non di seta ma di stracci cresciuto
Non vedo una ragione migliore
Non ne vedo una migliore così
Piango sì
Piango uno sfogo
Piango
lotterò ma ora
Piango
Fontanelle asciugate dal sole
Degli agosti infernali come i torrenti
Sono solo a boccheggiare
Tra le foto della mia vita
Ma non vedo una ragione migliore
Non ne vedo una migliore così
Piango sì
Piango uno sfogo
Piango
lotterò ma ora
Piango
Qualcuno mi dice che è facile
Troppo facile sentirsi inutile
Altri dicono che è meglio sudare
Dalla pelle che dagli occhi lacrimare
Ma non vedo una ragione migliore
Non ne vedo una migliore così
Piango sì
Piango uno sfogo
Piango
lotterò ma ora
Piango
Addormentandosi su Laura
Estiva vampata vaneggiava svanendo
Nella sensazione dell'annullamento
Di un amore per la dannata decisione
Di un padrone da lassù Dio troppo freddo
E io non posso fare altro
Nient'altro in questo mondo e
Addormentandomi su Laura
Sul candore della sua anima
che del corpo sbiancato
nulla mi è rimasto e Dio lo sa
Flash abbaglianti alternano
I miei stati tra venerei momenti
E l'inutile ostentazione di riaverti
Piangendo in un misero ti ricorderò
E io non posso fare altro
Nient'altro in questo mondo e
Addormentandomi su Laura
Sul candore della sua anima
che del corpo sbiancato
nulla mi è rimasto e Dio lo sa
Apparizione la tua nella mia stanza
di una dea nel cuore della notte
Intenzionata a farmi riavere
La gioia di riunirmi a sé come allora
Sembra un sogno
è come un sogno
anzi è solo un sogno
E io non posso fare altro
Nient'altro in questo mondo e
Addormentandomi su Laura
Sul candore della sua anima
che del corpo sbiancato
nulla mi è rimasto e Dio lo sa
Destino
abituale(Ogni tanto lo si deve arrestare)
Sbattono per il vento furioso
I tappeti persiani stesi al sole
Come gli alberi sullo sfondo
Avvolti da un'umidità occidentale
Il fornaio la notte fa il pane
L'unico momento fresco la notte
Il lavoro nobilita l'uomo e lontano
Il paradiso dorme pacificamente
Caldi e confusi sempre più fusi
Ma comunque destinati a combattere
Il pescatore oltre alle canne
Ora porta sulla riva del fiume
Non più gli amici ma macchine
Così veloci da rubarti l'anima
Così fredde da raffreddarti il cuore
Caldi e confusi sempre più fusi
Ma comunque destinati a combattere
Parole, poesia, Senso
Ho imparato a giudicare
Quando non avevo nient'altro da fare
Fantasia suggeriscimi come cullare il tempo
Non ho alcuna voglia di giudicare
Più che le parole mi soffermo sul senso
E sul senso che spesso spendo tempo
Le parole sono oro mai quanto
Quello che possono scolpire
L'arte divinatoria della poesia non sa solo eccitare
Come una donna che ami pagando
Di cui non potresti scorgere la non-fisicità
Di cui potresti ammirare solo le fattezze corporee
Dietro semplici parole massime
Dietro ardue espressioni minime
Invertendo e cambiando l'ordine
Lettore apprezza le parole ma ricordati
Che il Senso ti può illuminare
Lettore apprezza le parole ma ricordati
Che il Senso ti può illuminare
Tra la morte e l'amore
Affogami nelle mie ansiose illusioni
Sempre caro mi fu il venir meno
Impiccami nella piazza sotto i lampioni
Felicità sgorga come orgasmi sul tuo sen(s)o
Morbida la pastosa creatura tra i denti
E non senti il sapore salato del mare
Eppure neppure la morte porta cambiamenti
Al continuo universo e al suo ondeggiare
Eccitami con l'ultima passione d'amore
In un'erotica radura del paradiso terrestre
Amplifico l'amplesso mi perdo nei sensi
Mi fermo nell'istante e vengo per sempre
Brividi di freddo infinitamente secco
Come i geli di pelle che mi sudano addosso
E adesso il culmine, la fine, la morte, l'inizio
Sento i loro passi
Grondano di antipatia i miei cari amici
Fastidiosi mi riescono ad avvilire
E non è così facile fingere
Non è così facile fingere
E' meglio essere soli
O far finta di non esserlo?
Fabrizio mi ha regalato la penna
E io vi giuro che mi ha insegnato
Mi ha insegnato a lasciar perdere
Le scelte peggiori contro la paura di rimanere soli
E' meglio essere soli
O far finta di non esserlo?
Se io sono colui che credete che io sia
Voi non siete ciò che io voglio che voi siate
Mi sento sano tanto quanto voi
Tanto quando rido tanto quando piango
E' meglio essere soli
O far finta di non esserlo?
HyperCube
Euforia alcolica la mia narcotica
Nelle realtà parallele della vita
Spaziano universi e stelle
A velocità ben oltre la luce
In tutti i mondi ci sono io
Come chi c'era e chi ci sarà
A concludermi per sempre
Per originarmi all'infinità
Mi concludo e mi origino
Nell'universo delle cose
Per raggiungere il mondo perfetto
Sono esploso a cogliere
Tutto quello che mi si offre
Tra amore, gioia e triste attenzione
Per quelli che non godranno fino a quando
Il palazzo reale non sarà crollato
Offrendo a quelli i doni più pregiati
Una volta venduti li avranno sfamati
Una volta venduti potranno sognare
Mi concludo e mi origino
Nell'universo delle cose
Per raggiungere il mondo perfetto
Dialogo e soliloquio della Morte
Sto venendo a trovarti
Con la mia austera falce
Così dolce tra le mie braccia
Per incidere nella tua tenera carne
Il simbolo ultimo della libertà: la morte
E' splendida la tua facciata
Di schizofrenico terrore e angoscia
Il mio mantello nero tratterrà
Il tuo mondo a colori per ingiallirti
Scolorirti, sbiancarti nei ricordi
Qualcuno cercherà di ricordare
Magari divinizzandoti magari demonizzandoti
Proprio come nei miei spettacoli
Quelli che preferisco guardare, i tragici telegiornali
tra amplessi di cosce e sublimi decessi
Serra lo sguardo, dimenticati della violenza,
del tuo modo così umano di morire
non a tutti concedo di accorgersi
di ciò che gli sta per accadere
perché l'uomo qui non potrà mai capire
Lascia sgorgare il tuo sangue
Su tutto il tuo corpo irrigidito
Rassegnati e abbandonati a me
Avresti dovuto lottare quando
Credevi di avere tempo da perdere
Non piangere non sono Dio
Sono solo qualcuno a cui
È stata concessa la licenza
Di uccidere persone senza
Criteri di scelta da rispettare
Credi in un futuro altrove?
L'ultimo ossigeno alla testa
O l'ultimo palpito di cuore
Riesce a farti credere e spingere
La tua speranza oltre la morte?
E'arrivato il momento
Alla tua anima non interessa il tuo corpo
Quindi lascialo decomporsi
In qualche anfratto di preghiera
E spesso di distratta contemplazione
Non inveire contro di me
Non c'è nulla di più egualitario
Io sono l'uguaglianza
Ora basta smetti di respirare
Muori e rilassa la tua vita
Lavoro dall'inizio dei tempi
Ho unito tutte le genti
Sotto il mio mantello nero
Non mi sono mai affezionato
A nessun uomo in punto di morte
Forse perché più che dedicarsi a me
Rivive la vita in un istante per purificarsi
Nell'istante che non vivrà più
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Lussuria
Elementi di rottura
Elementi di goliardia
Elementi di lussuria
Il lusso di sentirsi Unico
Elementi di poesia
Elementi di solitudine
Elementi di follia
Il folle mi sta abbracciando
Elementi di anarchia
Elementi di schizofrenia
Elementi di lussuria
Il lusso di mettersi in disparte
Elementi di rosea vita
Elementi di dorata caducità
Elementi di stupida ingenuità
L'ingenuo sogna a occhi aperti
E io forse lo sono
L'ingenuo sogna a occhi aperti
E io forse lo sono
La fine di una storia
Così troppe volte non mi vedi
Così troppe volte perdo tempo
Forse non sei quella che volevo
Forse mi adatto a te
Se non capisci
Guardami e dimmi chi vedi
Se non capisci
Accarezzami e dimmi cosa senti
Finte eroiche immagini d'amore
Finti volti in tenera espressione
Di certo nel bosco mi hai perso
Di certo non ci sono nella tua stanza
Se non capisci
Guardami e dimmi chi vedi
Se non capisci
Accarezzami e dimmi cosa senti
Facile destabilizzarti
Renderti incerta
Così tanto incerta
Io così sicuro invece
Sicuro di non esserci
Più li con te
Se non capisci
Guardami e dimmi chi vedi
Se non capisci
Accarezzami e dimmi cosa senti
Da sé
Tentenno tentenno
Non so cosa fare
Il problema è tuo
Lasciami in pace
Non mi trovi strano
Qualcosa non va
Il problema è tuo
Lasciami in pace
Lacrime su lacrime
Non aspettare quello che te le asciugherà
Non capisco perché
Mi sorprendo spesso
Il problema è tuo
Lasciami in pace
Lacrime su lacrime
Non aspettare quello che te le asciugherà
Lo stagno delle ninfee
(Claude Monet,1899,olio su tela)
Nei campi di papaveri
Annaffio i sogni più sensuali
Con gocce d'amore e di sudore
Che portano brividi e soffi di vento
Filamenti d'oro scendono
Dal sole che succede al temporale
L'orizzonte rischiarato offre
Alla memoria un poetico arcobaleno
Ho cantato una canzone
Per te e per il nostro amore
Ho cantato una canzone
Per te e per il nostro amore
Tutto è così vivo nello stagno delle ninfee
Anche se non sarà eterna
Per anni porterò dentro di me
La tua amata presenza
Qualunque sia il futuro
io ora ti amo,
ti amo e nient'altro
Ho cantato una canzone
Per te e per il nostro amore
Ho cantato una canzone
Per te e per il nostro amore
Tutto è così vivo nello stagno delle ninfee
Pensieri casuali
Gundleus verrà a strapparti dagli occhi
Il tuo sguardo che ammicca a tutte le falsità
Della luccicante modernità televisiva
A lasciarti cadere nel buio profondo della solitudine
L'avvocato del diavolo riproduce inconsapevolmente
Tutto ciò che rovinerà se stesso e gli altri sani di mente
La terra brucia nello spettro della distruzione
In catastrofi così orribili e maestose
Da soffrire persino la mancanza dell'uomo
Intento a godersi le altre cose
Difendi il tuo prato che l'erba del vicino
Non è poi così verde come credi
La tua anima è in rivolta e ti chiede
Se vale la pena vivere in continue contraddizioni
In continue lotte estenuanti tra passioni
E interessanti ragioni continuando
A salire e scendere con l'ascensore terreno
Che ti lascia intravedere sia i piani superiori del cielo
che i piani inferiori dell'inferno
Mentre il purgatorio è più vicino alla terra di quanto credi
E se tutto ciò non esistesse
tra tutte le creature l'uomo è quella
certamente più sfortunata
perché la sua coscienza non lo porta
a conoscere ma a esagerare e
proiettare immagini e fotogrammi
di un film in cui in realtà la coscienza di sé,
della vita e della morte non sono che
il sogno di un corpo che non accetta i limiti
che la sua fisicità gli impone
Credere o non credere non è una scelta
Sarebbe come decidere di punto in bianco
Di amare una persona ammesso che amare
Sia qualcosa di sempre comprensibile
Siamo tutti pronti per volare verso la fine?
Freddo
Il silenzio della solitudine
Dentro me fa più rumore
Di città cadute sotto il cannone
Del guerriero vincitore
Sbottano cervelli seriali
Per spappolarsi contro riflessi
Incontrollati della mente
Abbandonata dal mondo
E per questo propensa
A spingersi altrove
E chissà dove
Sono, sono, sono distrutto
Sono, sono, sono distrutto
Uccellacci della tragedia
Soffocate le oscure dimensioni
In cui si spande il mio denso nero
Annegate angoscianti ansie
Combatto contro lo sguardo spettrale
Di uno sbiancato bambino leucemico
Avrei potuto essere lui forse
Non sarei potuto essere qui
E' lui che mi fa sentire
Tra la vita e la morte il sottile confine
Sono, sono, sono distrutto
Sono, sono, sono distrutto
La palude è ombrosa
Umida, così nebbiosa
Nel dolore si perde spesso
L'odore dolce della vita
Dei deserti e dei prati
Appena rinverditi e rifioriti
La notte sul porto è fresca
Il ponte di Messina aspetta
Di ergersi per offrire illusioni
Ai peggiori barboni
Sono, sono, sono distrutto
Sono, sono, sono distrutto
Nel cuore di John
Sono il male
Che ha imparato a volare
Anche contro corrente
Camminami a fianco
E dimmi se vedi intorno a te
Quello che vedevi prima
Ho il vizio di guardare
Le cose da tutti i punti di vista
In cui riesco a calarmi
E' una brutta abitudine
Per questo veloce mondo
che ha bisogno di certezze
Sono il male
Che ha imparato a volare
Anche contro corrente
Camminami a fianco
E dimmi se vedi intorno a te
Quello che vedevi prima
Lasciami tralasciami
Sono le perdite di tempo
Di questo mondo allegro
Sono il folle che crede
Di poter sparare cazzate
Dopo averci riflettuto
Sono il male
Che ha imparato a volare
Anche contro corrente
Camminami a fianco
E dimmi se vedi intorno a te
Quello che vedevi prima
Auto-distruzione
Ruvidi e torvi lanciano occhiate
Gli ultimi serpenti che sibilano nel fango
Con le vene delle braccia gonfiate
Un drogato, un alcolizzato e un poeta
Fanno a gara a rovinarsi nello stesso fango
Vai a sorridere sulle montagne verdi
A ricordare con nostalgia la tua antica via
Vai, vai, corri, corri, non fermarti
Vai, vai, corri, corri, non fermarti
Vai, vai, corri, corri, non fermarti
La follia dell'impavido coraggio
Sospinto dall'idea di non servire
Mi porta nella grotta dove IT mi sorride
Sono io il giullare questa notte
Ho trovato la via per sopravvivere
Vai a sorridere sulle montagne verdi
A ricordare con nostalgia la tua antica via
Vai, vai, corri, corri, non fermarti
Vai, vai, corri, corri, non fermarti
Vai, vai, corri, corri, non fermarti
Terrestri scorci d'eterno
Il tempio giallo ambra luccica
Al calar arancio del sole
Più in là il rosso della violenza
Si perde nel nero oscuro della notte
Per riaddormentarsi all'angelico chiarore dell'alba
Questa è la nostra vita e
Siamo come una virgola di un discorso
Che sarà sempre troppo eterno per noi
Per lo spuntato vivere terreno
Buon compleanno
Gabbiano che bianco voli
Nella bianca luce dell'eterno
Porta al collo una mia lacrima
E dalla a chi mi ha amato
A chi non mi ha dimenticato
Anima mia anima erra
Tra paradisi e cieli stellati
Anima mia anima errava
Tra inferni e paradisi spesso distanti
Buon compleanno e cento anni di vita
Grazie ma preferisco la metà vissuti
Quasi all'orlo quasi tutto realizzato
Dio sono Dio
Sono il Dio caduto in disgrazia
Dopo la venuta dell'uomo sulla terra
Sono colui a cui si crede
Sono colui a cui non si crede
Io sono l'unico che sa con certezza
Porto con me le chiavi per l'infinità
Infiniti confini
Un'altra creazione estesa
Proiezione mentale dell'infinità
Lungo le membrane di questo universo
E degli altri infiniti mondi possibili
La destinazione finale non è la morte
Sdoppiati in sconfinate dimensioni
Quale divinità si cela dietro lo spazio?
Sto muovendo la mente ma
Altrove potrei essere già morto
I sogni infranti non sono che i desideri
Esauditi in realtà diverse da questa
Allevia il dolore per la scomparsa
Di quelli che ti vogliono bene
Il corpo è la cassaforte dell'anima
In vita è spesso difficile aprirla
Ma la morte è lì a liberarla
L'anima pronta a volare per chissà
Quale lontana destinazione
Dimentica qualsiasi attaccamento
E riposa sotto i cinque alberi
Ama, contempla e piangi
Impara a soffrire che la vita
Ti darà le sue occasioni
Se non sarà lei a porgertele
lo farà la sua sorella oscura
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