Michael Santhers 1-2-3-4-5-6-7 - 8-9
VITE ASTRATTE | CATENE | ANIME AL GUATO | GIO SILURO | PROTOTIPI | IL CINESE | IL FIGLIO DEL GENERALE |
STELLA POLARE | OGGI E NATALE | LA VITA E' UN IPPODROMO | AMORI VELOCI | SCELTE | TRA I DENTI | CI SIAMO RIVISTI |
I piedi
si inseguivano
come diversivo
dell'unico linguaggio
dell'anima
rassegnata
all'incredula certezza
dell'esistenza
e raro
lo sguardo
veniva catturato
dalla danza perversa
di foglie espulse
e dedite
all'ultima utilità
compattarsi
per un giaciglio
di vite diverse
cacciate
dal basso
a volare in alto
nel viaggio morto
il povero
si adagiò
sull'unico morbido
che gli si offrì
al riposo dei passi
ma il freddo pungente
lo attanagliò
per il pensiero
del richiamo di Dio
padre
a cui chiese una proroga
e una gomma americana
per fermare la furia
dei denti
salutare
senza tremare
con dignità
la squallida terra
ma il padre dei cieli sperati
vide in quel gesto
ancora una volta
un peccato
e indignato
lo lasciò morire
con una foglia
imbalsamata dal gelo
tra i denti
Michael Santhers-dal
volume:
silenzi che hanno parlato
al vento
note dell'autore:linguaggio sperimentale
va letta con velocità
|
Intorno
ai quarant'anni
entrambi
col tempo venduto
alle spalle
ci siamo rivisti
guardati
con mezzo occhio
a metà
tra realtà
e tormenti occultati
tu con la pelle
allentata
alle insidie del tempo
sprecato
mentre io
ho venduto
con testimoni
di
due occhiali e un cappello
la verità
alle rughe del cuore
ora
tra due sagome
con le distanze accorciate
due aloni di anime
fuori dal pacco del corpo
bruciano di timidezza
per due vite
uguali e diverse
con la paura
di regalarsi
il danno dei sogni
caliamo lo sguardo
per non inquinare
i ricordi
e due smorfie banali
lo sparo
per far partire il dolore
verso due stanze
lontane
dove non ci aspetta
nessuno
Michael Santhers-dal
volume:
silenzi che hanno parlato
al vento
|
Benpensanti
ingenui
contano
negli alberghi a ore
le lacrime dei crocifissi
in stanze
tra urla d'abbracci
di vite sconosciute
da dove sono partite
e aspettate con amore
e equivoci consolidati
nella cancrena
della quotidianità
orologio
cuore di Dio
ricerca di occhi
per suppliche
di ritmi lenti
e veloci
per inizio e fine
tra farse e ironie
nei mille volti
che l'anima non riconosce
....si salvano
gli ingenui
modesti
all'ombra di verità
e allevano l'eros
tra dormiveglia
e carezze
di mani
estranee e in sintonia
coi piaceri del corpo
in amori veloci
Michael
Santhers-dal volume:
silenzi
che hanno parlato al vento
note:linguaggio sperimentale
va letta veloce
|
Inquieto del traguardo
il bimbo si staccò
dal seno
nella macchina
che infilzava i paesaggi
arroventati
e come pelle
d'ippopotamo
spingeva i suoi pidocchi
al mare calmo
ormai pronto
a prostituirsi
per nuove accoglienze
e soddisfatto
il marito guidava
verso incroci
d'altri occhi
convinto della scelta
tra cane e padre
carezzò la bestia
che offrì i testicoli
come gratitudine
trovando scontato
l'abbaiare
a casa il vecchio
si fece il segno
della croce
e starnutì
sulla fotografia
della sua gioventù
a fianco
della sepolta
compagnia
il rumore del claxon
fermò le fatiche
nell'arrivo
mentre ormai lontano
una lacrima
nella scelta
salutò la vita
e assegnò
la vittoria
....al ..cane....
Michael Santhers-dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
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Oggi è Natale
giorno di pace
compleanno studiato
armi a riposo
scene antiche
in presepi
ipocrisie al lavoro
mimiche giuste
in maschere nuove
a
infermieri
puttane
giornalisti falliti
il compito
di denigrare la farsa
io
alla ricerca
della normalità
che poi è
la pianificazione
sputo per terra
e ci vedo riflessa
l'unica stella
sfuggita alle nuvole
è questo il destino
di anime
fuori
da schemi
assassini del pregio
dell'individualità
sfuggita
al potere
Michael Santhers-dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
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Trent'anni
già vecchio
per l'assunzione
per lavorare in fabbrica
la raccomandazione è scaduta
in questo sud mattatoio
c'è da lottare
per morire decente
senz'agonia
una lista d'attesa
per una scarica elettrica
la pistola va bene lo stesso
ma è un metodo vecchio
la vita è un'ippodromo
e noi siamo cavalli
fuori scommessa
che non si piazzano più
non si alza più polvere
al nostro galoppo
abbiamo una zampa
che non risponde ai comandi
la vita è un'ippodromo
e noi fuori pista
non siamo nel binocolo
di donne eleganti
non possiamo più sognare
un'attesa al traguardo
e una mano sottile
che si posa sulla fronte sudata
per un bacio che unge le labbra
ma forse ci aspettano
e ci chiameranno ancora per nome
se andiamo a votare
e poi metteranno un timbro viola
sulle nostre bistecche
di carne di razza
io dico ma che vai a pregare
dei vermi o uno stomaco vuoto
per un paradiso
che è un gran galà
che accetta solo gente
vestita alla moda
mamma
al fiore del tuo amplesso
potevi chiedere al frutto
se voleva morire
o accettare il rischio
della bocca sbagliata
Michael Santhers-dal volume:parole fredde
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Giocava ad infilzar le rane ad uno spiedo
il figlio del generale,robusto nei suoi anni
giocava ad ammazzar gli indiani
sotto gli occhi fieri del suo allenatore
si ferì e fu contento di dominare il dolore
anzi si guardò allo specchio e disse all'immagine
fatti i fatti tuoi
in un tempo che gli sembrò un imbroglio
degli istinti non calcolabili
lo portarono a una donna con armi bianche
che non lo arruolò in nessuna voglia
ne seguì una battaglia
e nella resa senza onore rinunciò ad ogni gloria
per quel figlio vile il generale si sparò
quel figlio per riprendersi l'onore
non dormì mai per non sognare
per essere stanco e nervoso nei desideri
che aggiravano le strategie
il figlio del generale si è sparato
in una notte d'agosto di luna piena
mentre i grilli cantavano
e le lucciole cercavano di far capire
che le stelle non sono poi così lontane
e un usignolo eccentrico senza più voce
per gareggiare a contare le notti brave
Michael Santhers-dal volume:amori scaduti
di un essere qualunque
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Siamo quì
unico occhio
stella polare
luce del mare
punto di Dio
e abbiamo preghiere
diverse
per un unico cielo
siamo schegge
del mondo
con facce assassine
gente di mare
pagine bianche
offerte al destino
stella polare
deserto del cuore
riferimento
per anime al largo
con preghiere-sogghigno
che
mettono pace
Michael Santhers- dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
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Si stendono
i nervi dell'attesa
nel rassegnato cammino
si dileguano gli imbrogli
e lasciano
le ombre consapevoli
che addomesticavano
i silenzi
la pace
semplice sconfitta
appesa
al filo del domani
muto narrare
di piatta esistenza
colorata
per non deludere
amori
che ci hanno generato
per la ricompensa
di vedersi in noi
continuare
noi
figli
pennelli dell'anima
per il restauro
dei loro fallimenti
noi prototipi
di vanità
alla fieri dei vinti
inerti
ci siamo lasciati
vendere ...il domani
Michael Santhers-dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
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Il Cinese salutò
scettico l'uomo bianco
rallentò il passo
e rispose con ritardo
ci vedono tutti uguali
e il mio amore svedese
non potrà mai veramente amarmi
in un abbraccio vede tutta la Cina
e noi siamo in tanti
milioni di milioni
in una sola identità visiva
andò da un chirurgo
si fece allungare il naso
e due caverne sopra gli occhi
colorò i capelli color grano
tornò dalla ragazza
e questa quando lo vide
..più che un finto Europeo
posso averne uno vero
perchè sei stato così malvagio
da cambiare ciò che io vedevo
il cinese tornò a casa
figlio mio disse la madre
ti ebbi con infinita gioia
e tuo padre con orgoglio
a vantarsi della tua somiglianza
e tu ora fai di tutto per sembrare
un figlio della colpa
per noi e la tua terra
il Cinese si guardò allo specchio
e non si riconobbe
capì che per il mondo
in mille posti
tra mille sbarchi
aveva perso la sua anima
forse era lui
lo trovarono in mare
i pesci avevano visto
solo una carne che non si poteva più
sprecare e il volto la parte più spoglia
per incominciare a incantare la fame
Michael Santhers-dal volume: normalità
incondivisibile tra maschere clonate
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Ci siamo sfidati
con l'arma del tempo
a lasciarlo passare
coi punti segnati
sui volti assuefatti
nascosti a leggere
la platina
sugli occhi d'orgoglio
munizioni di dolori
scambiati
senza parole
intente a vegliare
oscuri giochi
per l'anima al guato
e siamo passati
sui nostri fiori migliori
estasiati
dalle impronte
del danno
dai bianchi candori
delle gelide soste
del cuore
siamo finiti
senza conoscerci
a informarci
dei nostri ritratti
per dare un volto
alle ombre
amore
non ha più senso
incontrarci
camminare all'indietro
sul viale di ieri
per due salme
sconosciute
...al traguardo...
Michael Santhers-dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
|
Il sonno e la lentezza dei nostri gesti
ci rubano troppo tempo utile
osava dire Giò
Si chaimava Giovanni
ma si faceva chiamare Giò
per perdere meno tempo
sempre diretto nei discorsi
nel salutare osava dire
sera....giorno.....
senza l'usuale buon....
soleva dir che dipendeva
dal guadagnar tempo
per la sua irruenza
e la velocità di arrivare al sodo
gli amici lo chiamavano Giò Siluro
non aveva figli
sposato da molti anni
nella fretta di far l'amore
di cui si lamentava degli eccessivi tempi
degli amplessi
e dei fronzoli selettivi
della fecondazione
Giò Siluro dormiva poco
e condannava i sogni
disorientanti per le realtà del giorno
forse per sbaglio
forse sostituiti da qualche mago d'ozio
un giorno seppe di diventare padre
per la smania dell'attesa
criticò la moglie
per gli eccessivi tempi
di cullare la nuova vita
nella nevrosi e con poca pace
forse rifiutando un mondo così veloce
la nuova vita si interruppe
il dolore fu così grande
che la moglie lo lasciò
senza nessuna scia
Giò Siluro.....
lo trovarono appeso, imbalsamato
con le mani ancora fumanti
a un filo d'alta tensione
io passai per caso e pensai
anche nel morire ha voluto essere
il più veloce di tutti
-
scritture agricole e metropolitane
|
Vite astratte
sputate
dal progresso
nelle periferie
impronte
di destini
semplici segnali
di morte annunciata
loculi per vivi
con tetti d'asfalto
i palazzi
gusci di cuori
che pulsano il declino
congiunto
all'anarchia dei cani
promisqui amori
nel torvo degli occhi
su volti segnati
truccano il domani
drogati d'abbondanza
tra fogne e discariche
i topi rafforzano la fauna
del mondo riciclato
ma l'anima non può mancare
e negli ospedali-chiesa
terminali preghiere
assolvono coscienze
in ritardo
l'umanità dei vinti
fermata dai giochi
di potere
dietro uno schermo
che cela amplessi
...d'illusioni...
Michael Santhers-dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
|
Per i vicoli del diavolo
che poi sono
i tuoi capelli
semino le mie poesie
fino a ieri
nella banca degli occhi
di una moglie statica
surrogato
di sogni
partiti senz'ali
e
in mille volti
supporter di commenti
sprezzanti
cerco di pilotare
il destino
pergamena
già scritta
per vite barattolo
per conservare cognomi
il cuore mi parte
trascina i sorrisi
che chiudono i denti
alla tensione
della catena dei soldi
è stato un capriccio
a lcune notti
ho volato
ma torno sotto il tetto
sicuro
senza frammenti
il perdono
c'è uno solo che ama
e mi lascerà scrivere
ancora....
....le mie poesie....
Michael Santhers-dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
|
Domani
piegato
sulle cose di sempre
fatte di respiri
controllati
dai muti battiti
del cuore
corona d'alloro
per l'anniversario
del podio dei sogni
domani
un numero di meno
verso il mancato arrivo
Michael Santhers-dal volume:
silenzi che hanno parlato al vento
|
Biblioteche
tombe di cervelli
stipati
Bibliotecari
becchini annoiati
tra scritte di lapidi
Frequentatori
gli unici che capiscono
che una sola vita
non basta
Le autorità
sperano che siano in pochi
a frequentare
quel luogo di armi
che un giorno
potrebbero sparare
proprio contro di loro
dal volume:parole fre4dde
|
Lasciò la palude
e venne sul mio collo
bussò con un ronziò
alla porta delle vene
si servì senza risposta
del mio sangue
avvelenato
di rimorsi
con un giro
fece un'aureola
intorno ai dolori
impigriti
di mestiere
a guardia del grigiore
arbitro sicuro
di luci e ombre
briganti e esche
per la rapina
delle gioie del cuore
dissi alla Zanzara
vai da lei
per una trasfusione
e spezzagli
il sorriso
del suo mondo
che mi esclude
l'animale disse
c'è troppo peso
nella rabbia
e non riesco più
a volare
verso le gioie
che dovrei inquinare
rovesciò le ali
sulla bianca formica
e morì
insieme all'ultimo
sussulto
che pur nel peggio
il mio cuore
avrebbe...avuto..
Michael
Santhers-dal volume:
silenzi
che hanno parlato al vento
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Un occhio socchiuso uno sguardo rivolto a un cielo soggettivo una gomitata due labbra serrate un corrugare la fronte due braccia allargate una bocca storta una faccia impietrita una mano alla tempia per uccidere un'anima a significare non vali niente
ogni gesto un francobollo di solo andata che poco è costato per spedire il giudizio di un'intera esistenza e quante volte con un gesto abbiamo ucciso un cuore che si reggeva su falsi precari equilibri
siamo tutti rispettabili assolti bianchi assassini
Michael Santhers-dal volume: silenzi che hanno parlato al vento
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Cade il silenzio sulle cose da dire apparente la pace solo frutto di forze mancanti
rassegna le anime l'inquadramento della coscienza messa a tacere dal potere con l'ombra vicina e il dolore distante
media pianificata risultato controllabile piatto cammino
inaccettabili rimorsi sotto fedi di comodo e braccia allargata la vita continua è mosaico di finti paesaggi
antitodo segreti amori che scelgono stelle artificiali che vegliano passi s'enzorme
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La stanza era tranquilla col balcone sul giardino con fiori stanchi di sostenere le miserie dei distratti innaffiate col sudore di chi stà pensando ad altro
mentre osservavo questo tentativo di ornamento stanco una mosca entrò nella stanza e con le stesse traiettorie di un fulmine incominciò a ronzare interrompendo i miei pensieri sul degrado
a cosa può servire questo stupido animale? sempre presente nelle disgrazie a circoscrivere l'accaduto
è l'angelo della morte che ci viene a controllare a disturbare, a ricordare che poco distante da un sorriso c'è qualcuno che è morto che stà morendo
sarà la mosca che ci viene a ricordare dei confini così vicini tra tanto cibo e tanta miseria?
dal volume:vite contromano
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Allineati con le pance poggiate sulla staccionata con l'occhio socchiuso come in un dormiveglia ignorante gareggiano ad ammazzare i cacciatori
i loro allenatori affettano salame versano vino e nell'intervallo della ricarica imboccano gli atleti stressati stanchi a contendersi con onore una coppa cromata da esibire con orgoglio
la caccia è uno sport
i cacciatori sono degli sportivi
gli animali sono una palla una racchetta una trottola un cerchio con l'unica differenza che sono essere viventi ma si fa subito a renderli inanimati
Michael Santhers-dal volume. dal volume: scritture agricole e metropolitane
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Due figuri grassi come porcelli da ingrasso promettente e che in montagna in alta quota tra un freddo e un vino traditore sarebbero andati incontro a un equivoco alimentare si avviarono per le scale con le ballerine Lituane che mentalmente stavano già spendendo i soldi
erano belle avevano vinto la ripugnanza e i fiori del cliente con l'anima nobile innamorato persero alcuni petali che rotolarono come piombo mentre questi si mise una mano sullo stomaco e una sulla fronte
caddero le mura dei sogni tra i fumi sparati dagli illusi
io mi dissi non è questo il posto per le anime che vogliono volare in alto non è questo il posto per pregare
Michael Santhers-dal volume:poesie cialtrone
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Facce maligne pescano dal canestro dolori confezionati da regalare al pubblico numero utile per l'audience
è il dolore spettacolo da approvare sotto milioni di occhi
fa scena il racconto sotto i riflettori di luci studiate con trucchi di morte e musiche di sottofondo
è brava la conduttrice a offrire spiragli e conforto senza mai perdersi un primo piano e bucare lo schermo finire nel sogno dei fans
il regista coglie allibite quelle anime da cartolina che si tolgono il peso del male nella maniera peggiore
Michael Santhers-dal volume: poesie cialtrone
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Disse il palafreniere è il terzo tentativo il cavallo è stanco ha disperso le sue forze lontane dall'accomodo
la signora sul balcone si tocco i seni fuori dal controllo che impone anche l'etica normale e diventò rosa in viso
lo stalliere sussurrò quanti disagi ci procura il contatto della carne ma è solo così che uomini e animali aggiustano la psiche e liberano il cervello come un cane al vento
la cavalla stanca di aspettare nello spreco il discorso non gradì e con impeto e violenza mollò un calcio allo stalliere che attenuò il colpo al basso ventre
intervenne di lì a poco la padrona le donne hanno pazienza quando si tratta di un capriccio ma si controllano raramente nelle voglie mosse dalla natura
io ricordo esattamente era trascorsa una settimana dal ventuno marzo e intorno tutto un via vai di animali che fino a ieri sembravano dormire
sentìi un gatto strillare due cani mi tagliarono la strada mentre si inseguivano due passeri avvinghiati in volo mi sfiorarono gli ultimi capelli una lepre con la coda alzata come un'antenna balzò davanti agli occhi
guardai poi nel cielo e vidi due rondini lanciate nel vuoto che sembravano due croci sovrapposte poi pensai:porco mondo qua scopano tutti e non avendo il tempo per i preliminari di un rischioso incontro mi avviai verso un uscio che conoscevo e sopra la porta ritrovai la mia lanterna rossa Michael Santhers-dal volume: poesie cialtrone
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Di notte nel piccolo paese le anime adattate fecero il giro dei quartieri
chiesero aiuto ai cani per le novità ma dal latrare lessero che i cuori erano sui tetti per parlarsi clandestini fino al monito finale di celare gli amori di riserva anche se più importanti delle sagome congiunte che avevano bisogno di restauro per il decoro degli incroci degli occhi pieni di peccati da custodire per ognuno nella cassaforte con la combinazione di lettere riunite per la parola chiave .......insoddisfatto............ Michael Santhers-dal volume: silenzi che hanno parlato al vento
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Sentìi le mie parole rimbalzare sulle orecchie dei cassieri contendenti della mia anima pegno per l'arte che cercai mentre refrattari anche gli amori che non videro la scena del traguardo assicurato recitarono gli abbracci sotto sguardi appesi a racchiudere il generico di vite di passaggio e attardate dietro pazienze appena sopportabili allerte a schivare visibili condanne ma per l'arte dimenticai il male sulle scie sicure di raggiungere una speranza per occultare il ritardo di finte pietà inutili sul prezzo dell'anima già pagato al male
Michael Santhers-dal volume: silenzi che hanno parlato al vento
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Io anima dilaniata come sparring partners di amori che passano per la rabbia di ciò che sognarono vinto dalle ombre sulla luce spenta sul solo traguardo pensato come podio
io faro di sosta usato per guardarsi intorno col rosario di illusioni per il miracolo di non esser più riserva oppure come terza via antiquario di cuori tra il vincere e il morire come grigio cielo di mezzo cavia di tempeste e sereni a ogni costo oppure limbo da salutare senza rimorsi d'abbandoni nessuno ci vede sofferenza nella mediocrità di sparring partners
Michael
Santhers-dal volume:
silenzi
che hanno parlato al vento
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L'amava così tanto che filtrava l'aria che respirava
nascondeva il suo viso dietro i fiori per far si che il sole non gli giungesse mai diretto
la seguiva come un bambino ai primi passi per paura lei cadesse
gli imprigionò la vita e lei lo aiutò nell'allaccio delle catene
il tempo lasciò fare ma silenzioso cambiò rotta e sul viso si posò il dolore
sui capelli nevicò fuori stagione e il suo cuore fu rapito e liberato da una farfalla che lo sollecitò a volare
e volò davvero sulla vita mai vista volò tanto che finì nel mare non sapendo che in esso non c'era appiglio per riposare
il suo viaggio fu davvero breve e fu l'unico che gli regalò una gioia
io non conoscevo la storia mi trovai per caso dove annegò
segnalai quel punto per una statua con le ali in mezzo al...mare......
Michael
Santhers-dal volume:
..e..!! le
rose piangono al tramonto
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